Grande festa nel fine settimana a Belforte: si celebra l’istituzione della parrocchia della Madonna della Speranza e della Pace, il cui atto di fondazione con decreto arcivescovile risale al 13 maggio del 1984. Si inizierà con la processione del sabato sera per le vie del quartiere con la statua della Madonna: si partirà dal piazzale dell’ex Macello (ritrovo ore 20:45) per risalire lungo via Podgora e seguire poi il percorso interno di via Laurana, via Brunico,
via Quarnero, per tornare su viale Belforte fino ad arrivare al Lazzaretto, con gli stendardi biancoazzurri esposti sul passaggio ed i bambini della prima comunione in saio a guidare il corteo. La festa entrerà nel suo clou con la Messa solenne di domenica (per tradizione, la seconda del mese mariano) dove avverrà la consegna dei Vangeli ai bambini di terza elementare e proseguirà all’Oratorio Nuovo di via Calatafimi con il pranzo dedicato alle famiglie del catechismo, e in particolare alle mamme.
Una storia particolare, quella della chiesa del Lazzaretto, edificata fra il dicembre 1690 e il 1705. La fede popolare già gravitava da secoli attorno ad una chiesa intitolata a San Materno, all’interno della cinta muraria del Castello, forse risalente all’XI secolo, citata per la prima volta da Goffredo da Bussero due secoli più tardi: verso di essa, come testimonia la visita pastorale di Mons. Antonio Seneca nel 1581, convergeva la processione del lunedì di Pasqua. Venne poi la peste, e laddove erano stati creati ricoveri di fortuna per i moribondi don Paolo Maria Bardelli, parroco di Biumo Inferiore, fece erigere il nuovo Oratorio: il terreno era di proprietà del Marchese Luigi Biumi, signore del palazzo secentesco costruito nei luoghi del castello. La chiesina rimase per secoli il luogo della Messa domenicale delle genti delle cascine e divenne meta particolare di processioni in occasione di eventi atmosferici nefasti o di siccità; agli inizi del Novecento venne requisita dal Comune come luogo d’isolamento per le malattie infettive. Negli anni Quaranta le circa settecento anime che vivevano a Belforte chiesero a gran voce al cardinal Schuster un prete residente, che celebrasse la Messa tutte le mattine e non solo la domenica o i funerali. Iniziò così a fare la spola quotidiana nel dopoguerra Don Guglielmetti, ma fu solamente nel 1983 che don Gianmario Mariani da Pertusella, classe 1942, venne trasferito a Biumo Inferiore con l’incarico di iniziare l’attività pastorale nel rione di Belforte. La sua prima Messa al Lazzaretto risale al 3 luglio ’83; un anno dopo vi fece il suo ingresso ufficiale in processione come parroco: era l’8 luglio 1984 e suoi grandi sostenitori erano stati don Pino Tagliaferri di Biumo e il cardinal Martini. Nell’87 venne acquistato dal Comune il terreno dove sorgeva il vecchio e fatiscente lavatoio, con un edificio sottostante che era stato la cereria belfortese, e se ne ricavò l’oratorio con la nuova casa parrocchiale. Prima di allora la catechesi era stata organizzata da don Gianmario in modo che le sei mamme reclutate ed istruite quali catechiste impartissero la dottrina finita la Messa domenicale: due in sacrestia, due sopra, le ultime nei banchi in fondo alla chiesa. Don Gianmario venne trasferito a Besozzo nel gennaio del ’99 e gli succedette don Massimiliano Terraneo. Dal 2015 il nuovo parroco è don Marco Casale.