Onda verde, polemica a Busto

«L’onda verde sul viale della Gloria è da rivedere»: secondo Legambiente provoca code infinite in largo Giardino. Ma l’assessore alla viabilità Claudio Fantinati difende la novità introdotta lo scorso anno: «La fruibilità del viale è nettamente migliorata. E di certo non ha aumentato le code».

Corre la polemica lungo l’asse viale Diaz-Duca d’Aosta-Cadorna, l’arteria principale del centro città che da diversi mesi ha visto l’installazione dei nuovi impianti semaforici intelligenti che hanno consentito di sperimentare l’onda verde per rendere più fluido e scorrevole il traffico automobilistico.

Ma secondo , presidente del circolo cittadino di Legambiente, «il sistema è da rivedere», soprattutto tra i due semafori all’incrocio con via San Giovanni Bosco (dove c’è la casa di riposo La Provvidenza) e in largo Giardino (dove c’è il palazzo di giustizia). Qui infatti, la taratura dei tempi semaforici «provoca code infinite e ingorghi». Il problema segnalato da Legambiente si riferisce alla diversa distribuzione dei tempi del verde sui due semafori: quando in largo Giardino il semaforo in direzione Gallarate è rosso,

le auto provenienti da via San Giovanni Bosco finiscono per “ammassarsi” in coda a quelle già ferme e per bloccare, quando scatta il verde lungo il viale allo stesso incrocio, le auto in arrivo dal centro. Il risultato, «a tutte le ore della giornata», come ha verificato sul campo Barcucci, è un ingorgo continuo. «Anche dopo la chiusura delle scuole». Per il responsabile del Cigno Verde, «il sistema potrebbe ancora essere perfezionato» anche sui tempi dei verdi, per minimizzare l’effetto-pista da formula uno.

Replica a stretto giro l’assessore alla viabilità , che difende a spada tratta la scelta dell’onda verde sul viale della Gloria: «L’esperimento dal mio punto di vista è positivo, dato che i nuovi semafori e il funzionamento istituito hanno nettamente migliorato la situazione rispetto al passato. Poi ci sono problemi non evitabili, legati alla quantità di automobili che percorrono il viale, ma non mi risultano code eccessive, o quantomeno più significative rispetto a prima dell’onda verde». Oltretutto, ricorda Fantinati, «in caso di problemi, i tempi dei semafori possono essere adattati per rincorrere le esigenze che mutano, in base ai periodi, ai flussi di traffico, all’apertura delle scuole. Lo facciamo periodicamente».

© riproduzione riservata