Il nubifragio manda subito in tilt la nuova ala della Biblioteca, fresca di inaugurazione: un blackout all’impianto elettrico costringe ad evacuare gli studenti che stavano già sfruttando i nuovi spazi dell’ex sala Zappellini. Ma l’assessore alle opere pubbliche rassicura: «Nessun danno ai libri e agli arredi. Ma oggi si riapre». «Una bomba d’acqua sulla città» la definisce il sindaco . È quella che si è abbattuta ieri mattina attorno alle 10 su Busto Arsizio, causando non pochi problemi in vari punti ed edifici.
Nessuno però si sarebbe potuto aspettare che la nuovissima sala Piero Monaco, un gioiello unanimemente riconosciuto, inaugurata da meno di 48 ore, sarebbe già finita sotto le cure dei tecnici di Agesp Servizi. L’ex sala Zappellini, rimessa a nuovo dopo un anno di lavori e destinata a sala di lettura e consultazione “a scaffale aperto” della biblioteca civica, ha subito delle infiltrazioni d’acqua, che hanno fatto partire il sistema d’allarme. Gli studenti che erano nei banchi a loro dedicati sono stati fatti evacuare e subito si è attivato il pronto intervento di Agesp Servizi. In realtà non si può parlare di vero e proprio allagamento, anche se il corridoio dell’ingresso della sala è stato interessato dall’evento. «L’acqua – spiega l’assessore Paola Reguzzoni, che ha effettuato un sopralluogo insieme ai tecnici di Agesp Servizi – non ha danneggiato né i libri né gli arredi ma ha causato un blackout al sofisticato impianto elettrico, dal quale dipende anche il sistema di sicurezza. Si conta comunque di riaprire la sala al più presto».
Si spera già oggi, dopo l’intervento dei tecnici dell’impresa che ha eseguito i lavori di ristrutturazione: l’incontro pubblico previsto per stasera, la presentazione del libro di e “La scintilla”, è infatti stata confermata, e si terrà regolarmente nella sala di lettura dei ragazzi “Peppino Impastato”.
Resta la perplessità per un primo impatto non proprio confortante, che fa venire alla mente un altro caso clamoroso del passato, quello del forno crematorio del cimitero principale. Dopo anni di stop-and-go nei lavori di esecuzione, nel 2012 era stato finalmente inaugurato ma si era fermato dopo appena un mese, causando una prolungata chiusura (con tanto di contenzioso tra impresa esecutrice e concessionaria) per le opere di riparazione.
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