Quest’anno la sua azienda compie cinquant’anni, ma Michele Mara non ha per niente voglia di andare in pensione. Fondatore e tutt’ora titolare della Du-Puy di Busto Arsizio, Mara conserva ancora l’entusiasmo e la «testa dura» dei primi anni ’60, quando da un «no» partì l’idea che ha fatto nascere una delle aziende artigiane più in salute del territorio provinciale.
«All’inizio della mia carriera facevo il rappresentante di elettrodomestici – racconta – soprattutto lucidatrici.
Le macchine, però, avevano un problema: il motore era molto ingombrante, non passava sotto i mobili. Eppure questa era la caratteristica più ricercata dai clienti». Il giovane Mara propone la sua idea ai propri superiori: una lucidatrice che fosse il più piatta possibile, per farne un oggetto maneggevole e più utile alle massaie. Ma il potenziale dell’idea non viene colto: «Allora, con mio fratello, abbiamo portato avanti il progetto da soli, riuscendo infine a brevettare l’idea. Da lì è nata l’azienda».
Oggi, però, la Du-Puy costruisce aspiratori industriali: un’evoluzione arrivata dalla capacità di ascoltare le esigenze del mercato e soprattutto dei clienti. «Dopo la prima lucidatrice piatta iniziammo a produrre anche aspirapolveri – racconta ancora Mara – ma con l’evoluzione dei materiali da costruzione e delle mode negli arredamenti il nostro prodotto di punta divenne obsoleto: chi usa più la lucidatrice oggi? Così ci concentrammo sulle aspirapolveri. E il mercato industriale, in pochi anni, ci sembrò quello più stimolante».
Oggi la Du-Puy esporta in tutto il mondo, costruendo apparecchi ad hoc anche per grandi multinazionali. La caratteristica fondamentale, però, è sempre la stessa: non proporre un prodotto «già pronto», ma ascoltare con attenzione le esigenze dei clienti, per poi costruire il dispositivo più adatto. Macchine per aspirare le polveri tossiche delle produzioni tessili, ad esempio, o i fumi della saldatura in un grande cantiere navale come quello di Cadice, ma anche aspiratori in grado di liberare in fretta vasche e locali dai residui di olio, e tanto altro ancora. Non esiste un «cliente-tipo» di questa azienda bustocca: dagli alimentari ai cantieri, dal tessile al meccanico, ogni esigenza trova le proprie risposte.
E Michele Mara, con la stessa grinta degli anni ’60, si ritrova a fare ancora il rappresentante: «Giro soprattutto l’Italia, raccontando alle aziende le caratteristiche dei nostri prodotti e ascoltando le loro esigenze per produrre macchinari sempre migliori». Smettere dopo «solo» cinquant’anni? Non è certo nei suoi programmi.
© riproduzione riservata