CAPOLAGO – L’Agricola Home&Garden in red: il “lungo saluto” di Tomaino in mostra fino a febbraio a Capolago. Dopo essere stata ammirata da milioni di visitatori all’Expo 2015, l’arte di , ligure di nascita ma ora cittadino del mondo, ha un nuovo “punto espositivo” en plein air in via Pisna 1, a due passi dal lago di Varese.
Nel centro del piazzale, alta 4 metri, svetta l’opera “Sono qui”, installata grazie al coinvolgimento della galleria varesina, Spazio Lavit. È ovviamente un lavoro in metallo smaltato di rosso, il colore che costituisce un po’ il marchio di fabbrica, la firma dello scultore nato a La Spezia nel 1945.
«, titolare dell’Agricola, è un estimatore dell’artista Tomaino – racconta il gallerista – e ha scelto di ospitare temporaneamente la scultura».
Era una delle dodici che l’autore ha messo in mostra all’Esposizione Universale di Milano: «Si trovava appena fuori dai tornelli – prosegue Lavit – Doveva ritornare a Varese, perché l’artista non riusciva a ritirarla e ha dato a me, che sono il suo gallerista di riferimento in città, l’incarico di riposizionarla. Così è stata posta, nella sua attuale collocazione, dove rimarrà fino alla fine di gennaio o ai primi giorni di febbraio».
Una mano col braccio lungo che saluta: è uno dei simboli ricorrenti nella produzione “tomaina”, dai cavalli a dondolo ai cuori.
La mano accoglie fisicamente e simbolicamente «le persone che arrivano nel negozio, ma salutano anche chi passa sulla strada del lago. Si tratta sicuramente di un’ubicazione molto interessante per l’opera che sarebbe bello in futuro sostituire con un’altra, per la grande visibilità per chi entra in Varese».Anche la collaborazione con Giuliano Tomaino proseguirà: «Sarà di nuovo in città, questa volta allo Spazio Lavit, di via Uberti, tra novembre e dicembre del 2016».L’arte contemporanea “immersa” vita di tutti i giorni, anche di chi è intento nello shopping o s’attrezza per i lavori in giardino.«È
un’operazione voluta fortemente da Spazio Lavit e dall’associazione culturale Parentesi che presiedo. L’intento è proprio quello di cercare di portare arte tra la gente». A prescindere dai gusti: «Piaccia o non piaccia. C’è chi la contesta, chi preferisce il toro di fronte al tribunale di Varese: ognuno dice la sua». Bene o male: l’importante è non rimanere indifferenti. «Secondo noi Tomaino, in particolare, è piacevole e comprensibile. La sua arte leggibile e semplice a piace molto perchè mette allegria e, in alcuni casi come l’uccellino o il cavallino, fa ritornare giovani».
Per Varese non si confronta per la prima volta con l’artista. I suoi lavori sono stati esposti in città in altre occasioni e alcuni fanno parte da tempo della nostra quotidianità: dalla mostra open air in piazza Monte Grappa con poco meno di una decina di opere posizionate secondo la visione dell’architettoo quella che staziona all’interno della rotonda che sorge tra viale Europa e via Uberti, dove spicca un’opera d’arte che rappresenta sempre una mano, ma più piccola di quella di Capolago.
Ora non resta che passare, per necessità o per curiosità, per ammirare da vicino l’originale scultura.