«Il Betti ci ha fatto capire chi siamo»

La rinascita di Matteo Scapini, sei gol nelle ultime cinque partite: «Mi sono sempre fatto trovare pronto»

Matteo Scapini è stata la prima cosa bella del Varese in questa stagione: ha dato il buongiorno con i suoi gol, tanti, ad inizio campionato, salvo poi eclissarsi e perdere spazio e fiducia. Ora è tornato a battere il ferro: sei gol nelle ultime cinque partite, fondamentali per garantire al Varese e a lui stesso un finale in crescendo, che è valso la finale playoff contro il Gozzano.

Sappiamo che questa è l’ultima settimana della stagione, la sfida con il Gozzano è il coronamento di tutto ciò che è stata questa stagione e siamo intenzionati a chiudere in bellezza.

Io mi sono sempre allenato per farmi trovare pronto nel caso in cui ci fosse stata la possibilità. Ho cercato di fare il possibile per dare continuità al lavoro pur venendo utilizzato poco nella parte centrale della stagione. Però quando sono stato impiegato per novanta minuti ho quasi sempre segnato, l’ho fatto con regolarità. Chiaramente quando ho avuto un minutaggio inferiore ho faticato a dare ciò che ho dato alla squadra all’inizio ed alla fine dell’anno.

Comunque è stata una stagione bellissima, a livello personale sono riuscito ad arrivare in doppia cifra e per me era un obiettivo. In rapporto alle partite giocate, sono soddisfatto perché i numeri non mentono ed io li tengo in considerazione. A livello umano e di mentalità, penso di aver fatto vedere che sono forte. Personalmente quella di Varese è stata una bellissima esperienza, giocare al Franco Ossola è stato un onore anche se esprimersi davanti a così tante persone non è mai semplice. Ci sono stati infatti dei momenti nella stagione in cui abbiamo faticato parecchio in casa. Però sono contento ed orgoglioso di aver potuto vivere questa esperienza a Varese.

Penso non sia nemmeno da chiedere: io qui sono stato benissimo, per la categoria è la miglior piazza che ci sia, ma lo sarebbe anche nel caso si giocasse in Lega Pro, se ci fosse un ripescaggio. Le valutazioni si faranno più avanti, ovvio, però io qua sono stato molto bene e resterei.

Benissimo è dir poco: quando un giocatore ha spazio per giocare è contento, se poi arrivano i risultati lo è doppiamente. A prescindere da questo, io sono contentissimo di averlo incontrato e di aver avuto la fortuna di essere allenato da lui: ha tirato fuori a tutti noi la convinzione di essere forti. Perché non siamo cambiati, siamo sempre gli stessi. Però ci ha dato lo stimolo per cercare di migliorarci sempre.

Ora le cose si sono sistemate però ammetto che quel periodo di incertezza societaria è stato veramente duro per noi. Non conoscevamo il nostro futuro, si sono dette tante parole ma in realtà eravamo in balia. E questo sicuramente ha influito sul campo.

Sarà sicuramente una partita molto diversa rispetto alla recente sconfitta che loro ci hanno inflitto. Quando siamo andati là il mese scorso, dovevamo vincere a tutti costi, e la partita era stata approcciata in una certa maniera. Domenica non penseremo ai due risultati a disposizione, ma scenderemo in campo come contro la Caronnese, per vincere e basta. Abbiamo esperienza e sappiamo che se lasciamo a loro la gestione del gioco, sono molto bravi dalla metà campo in su. Quindi andiamo in campo per vincere.