Finalmente Berlino. Finalmente Europa-Sportpark Velodrome e, finalmente, i campionati europei di nuoto. L’evento centrale della stagione, quello per il quale il nuoto europeo che conta si è preparato: è qui che sono approdati anche Matteo Rivolta, Arianna Castiglioni e coach Gianni Leoni, portacolori del Team Insubrika Creval e del nuoto varesino.
Seguiremo i nostri due alfieri direttamente da bordo vasca, provando a raccontarvi, giorno dopo giorno, le loro emozioni, in una sorta di diario azzurro che vedrà coinvolto anche il loro allenatore. E allora, per chi non li conoscesse, partiamo con le presentazioni.
Matteo e Arianna: stessa squadra di appartenenza, stesso allenatore ma due storie completamente diverse. Matteo Rivolta, 23 anni, di Arconate, è approdato alla corte bustocca di Gianni Leoni solo tre anni fa, nella stagione 2011/12, proveniente dalla Nuotatori Milanesi. Era in cerca di nuovi stimoli, indeciso se smettere o continuare a nuotare. Il boom subito, alla prima stagione, culminata con la partecipazione alle Olimpiadi di Londra. 193 centimetri di altezza per 83 chili di muscoli, sul torace ha una fenice tatuata, come la Pellegrini.
Arianna, 17 anni compiuti a Ferragosto, è nata e cresciuta a Busto Arsizio, alla Busto Nuoto (società poi entrata a far parte del Team Insubrika insieme a Nuoto Club Gallarate, Insubrika Verbania, Derthona Nuoto, Stadium Besozzo, Wave Sesto Calende e Caronno Pertusella Nuoto). Questo è il suo debutto internazionale con la nazionale maggiore. Determinata e un po’ timida, si presenta a Berlino con un look da… pink lady, risultato del “battesimo delle matricole” cui è stata goliardicamente sottoposta in collegiale a Ostia.
Diverso anche il percorso che ha portato i nostri due atleti a Berlino: Matteo è partito fortissimo, siglando prima di Natale ben 4 record italiani in 4 settimane, con una progressione strabiliante che ha letteralmente scatenato gli addetti ai lavori. Poi tre settimane di allenamento in altura, a Sierra Nevada, e al ritorno mille problemi, che ne hanno minato la preparazione e le sicurezze.
Dopo i campionati italiani assoluti di inizio agosto, il lungo ritiro a Ostia gli ha fatto ritrovare la serenità e adesso, con la consapevolezza di un talento che non svanisce in pochi mesi, scenderà in acqua a Berlino per provare ad agguantare una finale. Obiettivo primario per tornare a sorridere. «Fisicamente sto bene – dice – ma non so cosa aspettarmi, perché è stata una stagione un po’ travagliata rispetto alle precedenti. L’obiettivo sono sempre le Olimpiadi di Rio, quindi questo era un anno importante ma di passaggio, dove poter sperimentare cose nuove».
Arianna, per contro, è in continua e strepitosa ascesa: la regina della rana, in Italia, quest’anno è lei. Suoi i titoli primaverili ed estivi dei 100 e quello estivo dei 50. È la più giovane della spedizione azzurra a Berlino: vive questa avventura con disincantata innocenza e… incoscienza.
In vasca può accadere di tutto: la dichiarata assenza, nei 100 rana, della campionessa olimpionica e mondiale Ruta Meilutyte (altra 17enne terribile, lituana che vive e si allena in Inghilterra: più che a un’adolescente assomiglia a un cyborg), impegnata prima degli Europei nei Giochi olimpici giovanili di Nanchino (Cina), fa sognare tutta la squadra azzurra.
«In quest’ultima fase della preparazione sta andando tutto bene, con riscontri cronometrici molto buoni – sorride Arianna Castiglioni – Mi aspetto, quindi, di fare un buon tempo sia nei 100 che nei 50. L’obiettivo è la finale, però dovrò pensare a una cosa per volta, turno per turno, cercando di dare il massimo ogni volta che entrerò in acqua».
© riproduzione riservata