Potrebbe essere la scoperta che riporta alla realtà milioni di anziani. E’ stata infatti scoperta una molecolina che erode la memoria, e che potrebbe divenire un ottimo bersaglio farmacologico contro Alzheimer e declino cognitivo tipico della terza età.
Si tratta di un piccolo Rna (una corta sequenza genetica simile a un pezzetto di Dna) che abbonda nel cervello di animali anziani o con il morbo di Alzheimer. Mettendo KO questa molecola (chiamata miR-34c) la memoria viene ripristinata negli animali, ha dimostrato Andre Fischer dell’Istituto Europeo di Neuroscienze di Göttingen, in Germania in una ricerca pubbblicata sulla rivista edita da Nature EMBO Journal.
Gli esperti hanno evidenziato la presenza di miR-34C nel cervello (in particolare nell’ippocampo, sede della memoria) di topolini con problemi di memoria o animali malati di Alzheimer. È emerso che miR-34c gioca un ruolo chiave sia nel fisiologico declino mnemonico dell’anziano sia nell’Alzheimer, spiega Fischer. “Poi abbiamo usato un inibitore di miR-34C che si lega ad essa e la spegne”, spiega Fischer.
Inibitori di miR-34c potrebbero divenire farmaci contro l’Alzheimer, per questo i prossimi passi della nostra ricerca consistono nel trovare strategie per somministrare tali inibitori facendoli arrivare dritti al cervello. Inoltre – conclude – crediamo che miR34c possa essere usato come marcatore molecolare della progressione della malattia” (maggiore è la concentrazione di miR34c nel cervello più il male è in stadio avanzato).
u.montin
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