In via Castellanza cartelli stradali rebus

Via Castellanza, cartelli-rebus, la denuncia del movimento La Voce della Città: «Mettono in confusione i cittadini».

La periferica via Castellanza è da tempo sotto i riflettori: è una via stretta con abitazioni che si affacciano direttamente sulla strada. È per questo che il Comando di polizia locale ha deciso di istituire una “zona 30” e di posizionare un “bidoncino” arancione VeloOk, come forma di dissuasione di velocità. Il problema, fa notare l’ex consigliere comunale , leader del movimento civico La Voce della Città, è che «transitando lungo la via non si capisce se si debba rispettare il limite dei 30 chilometri orari segnalato dagli appositi cartelli stradali oppure quello di 50 chilometri orari stampigliato sul “bidone” del VeloOk. Sarebbe bene fare chiarezza per i cittadini».

In questo caso, per chi proviene da Castellanza, prevarrebbe il limite di velocità della “zona 30”, ma effettivamente un automobilista potrebbe essere tratto in inganno, anche se per ora i VeloOk, in attesa delle omologazioni ministeriali, non vengono “riempiti” con gli apparecchi autovelox.

Inoltre Porfidio denuncia un’altra anomalia, per chi proviene da Busto in direzione opposta: «I cartelli di 30 all’ora sono quasi interamente coperti dal fogliame degli alberi e non sono visibili». Per il caso di via Castellanza e per tutte le segnalazioni su rifiuti, dissesti stradali, zone verdi, atti di vandalismo, segnaletica e affissioni abusive, c’è una nuova opportunità.

Da qualche settimana infatti l’amministrazione comunale aderisce al portale internet www.decorourbano.org, un servizio web che si propone di attivare un rapporto diretto tra cittadinanza e istituzioni coinvolgendo i cittadini stessi nella segnalazione di disservizi e malfunzionamenti rilevati in città. Basta scaricare l’applicazione su smartphone, tablet e pc per inviare segnalazioni gratuitamente. È l’ufficio Ecologia comunale, insieme al Comando di Polizia locale, a verificare le segnalazioni e provvedere.

Come osserva l’assessore all’ambiente , «questo nuovo strumento rappresenta una forma di monitoraggio puntuale e diffuso, che permette il coinvolgimento attivo e responsabile della cittadinanza e consente all’Amministrazione interventi rapidi e puntuali per risolvere le anomalie segnalate». Proviamo subito a metterlo alla prova con il caso di via Castellanza.

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