Nella speranza che il nuovo arrivato Dominique Johnson riesca, a partire dalla trasferta di Trento di domenica prossima, nell’impresa di dare una svolta a questa stagione, la Openjobmetis Varese si prepara ad accogliere tra le proprie mura la Grissin Bon Reggio Emilia, una formazione in salute, che ha vinto otto delle ultime nove partite giocate in Serie A. Al contrario i biancorossi viaggiano portando il fardello di undici sconfitte nelle ultime tredici gare giocate. Una zavorra pesante, soprattutto psicologica, di cui la squadra di coach Paolo Moretti non è ancora riuscita a liberarsi.
C’è anche da recuperare la fiducia di un PalA2A a cui sono cadute le braccia dopo l’ultima debacle nel derby con Cantù. Come già anticipato nei giorni scorsi, questa sera (ore 20.45) la Openjobmetis dovrà fare a meno di Dominique Johnson, che ancora non ha ottenuto il visto per il tesseramento italiano e che salterà in settimana anche la sfida europea con il Neptunas.
I biancorossi dovranno così contare soltanto sulle proprie forze, sperando più che altro di ricevere un contributo sostanzioso dall’altro Johnson, ossia Melvin, che ha già le valigie in mano ed è ancora alle prese con il ginocchio dolorante. Il minutaggio del rookie è in drastica diminuzione, prova evidente sono stati i 3’42” sul parquet, pur partendo in quintetto, nell’ultima trasferta europea di Lione. Battere Reggio, formazione ormai consolidata nei piani alti della Serie
A, in queste condizioni ambientali e tecniche assume sempre più i contorni di un’impresa sportiva. Vero anche che l’ultimo precedente ha sorriso ai biancorossi di Varese, che l’anno scorso contro la formazione di Max Menetti regalarono una delle prove più solide e convincenti della gestione Moretti, vincendo 77-69 a pochissimi giorni dalle Final Four di Chalon, quindi nel pieno dell’estasi cestistica della primavera scorsa, e completando anche una serie di quattro successi consecutivi.
Ricordi, belli ma lontani, di una Openjobmetis che ora deve trovare un punto di svolta, una scintilla, un moto d’orgoglio, anche per non caricare di troppa attesa l’esordio a Trento di Dominique Johnson, gran giocatore ma non unico salvatore della patria. Coach Menetti, nel prepartita, ha messo in guardia i suoi dai pericoli del PalA2A: «Varese è un squadra assetata di punti, noi sappiamo cosa andiamo ad affrontare e dovremo essere bravi a tenere il loro impatto sulla partita».
Reggio sta bene, si prenda la sconfitta esterna a Brescia come un incidente di percorso, e da stasera recupererà a pieno ritmo anche Stefano Gentile, dopo l’assenza per infortunio. La formazione emiliana ha tutte le carte in regola e le giuste congiunzioni astrali per poter sbancare Masnago: tira meglio dall’arco, grazie anche a bocche da fuoco come Aradori e Della Valle, e tira molto meglio nel pitturato.
Un fattore che Varese potrebbe sfruttare, e che nelle statistiche la vede avanti (36,5 a partita contro 30,8), è quello dei rimbalzi, grazie ai due acchiappa palloni Anosike e Pelle. Una situazione da capitalizzare con cattiveria, sulle seconde palle, sui secondi tiri. Un piccolo appiglio su cui costruire una fortuna.
Una reazione, prima che sia troppo tardi, va trovata proprio contro formazioni di questa caratura, gettando il cuore oltre l’ostacolo, attingendo a forze sconosciute. Per una volta, servono pochi calcoli, pochi pensieri, solo una enorme ed incontrastabile voglia di vincere e di mettersi alle spalle tutto. Sperando magari in un PalA2A che per eccesso d’amore ingoi qualche fischio in più, pur legittimo.