Luino vieta i cani nel parco Scoppia la polemica

Cresca la protesta per il divieto dall’amministrazione comunale di Luino sulla zona Parco a lago riguardante i cani.

I cartelli con l’ordinanza 132/2011 apposti all’ingresso dell’area tra l’Avav e il porto nuovo vietano espressamente alcuni comportamenti e, soprattutto, l’introduzione dei cani al guinzaglio.

Una scelta che ha una precisa giustificazione: evitare che i beni comunali siano bersaglio di danneggiamenti e atti di vandalismo. Il comune vuole quindi vigilare e prevenire il degrado di un luogo simbolo della città.

Da lì a poco tempo sia sulla pagina Facebook “Luino” sia tra i possessori di cani della città è montata la protesta. «Cacciando via i cani e i loro padroni, adulti e bambini in bicicletta, pensate veramente di risolvere gli atti vandalici? –scrivono alcuni utenti – Giusto il cane al guinzaglio, giusto che chi sporca debba pulire, ma impedire che chi ha un cane possa passeggiare sul lungolago è vergognoso! ».

Se la maggior parte delle persone sono contrarie a questo divieto, non manca chi sta dalla parte del Comune perché «sono opere belle e vanno mantenute nel tempo». I luinesi che protestano sono molti ma chi condivide la scelta dell’amministrazione non ha dubbi: «Giusto che l’amministrazione preservi con ogni mezzo le sue opere» . «Il parco è una zona pensata per i bambini, per i loro giochi e lo svago dei genitori –risponde alle critiche , sindaco di Luino- È anche l’unica zona in cui i cani non possono entrare. Quando abbiamo apposto il divieto su quell’area abbiamo aperto una zona al Parco Ferrini ad uso esclusivo dei cani. Inoltre il nuovo lungolago, il tratto per intenderci tra palazzo Verbania e l’imbarcadero, è aperto ai cani proprio perché concepito come zona di passeggio e non come parco divertimenti per i più piccoli»

«Ferma restando la speranza che chi ha un cane pulisca “il nuovo prato” quando il suo animale sporca, resta una questione di senso civico e rispetto per i beni pubblici» continua esponendo la logica che sottende al divieto: «L’ordinanza è stata apposta anche venendo incontro alle moltissime richieste dei luinesi che pretendevano pulizia, igiene e decoro in un’area non solo fulcro turistico ma dedicata al relax dei residenti».

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