«Retrocedere non è tragico. E tornare in serie B possibile»

Mentalità da leoni - Michele Ferrara è tranquillo: «Il futuro è dalla nostra parte»

La retrocessione è vicina, ma a Giubiano non ne fanno un dramma. Le occasioni per tornare in corsa sono passate e ormai i 12 punti di distacco da Capoterra sono un ostacolo quasi insormontabile. Poco male, perché gli animi sono distesi: c’è dispiacere, ma allo stesso tempo c’è la certezza di aver dato tutto e quindi di non avere rammarichi. Spesso è la tenacia, e non il talento, a governare il mondo. Con ogni probabilità il Rugby Varese a fine stagione tornerà in Serie C, senza drammi né tragedie. Nulla vieta ai Leoni di tornare a vivere gioie come quella della stagione passata, anzi nonostante la retrocessione il futuro sorride.

Ne parliamo con Michele Ferrara, guida tecnica assieme a Mario Galante, che analizza con invidiabile lucidità la stagione: «Le cose sono andate come dovevano andare, è semplice. Abbiamo perso tante partite con un margine risicato e alla fine retrocediamo. Ma abbiamo fatto una bella stagione per quello che è il nostro potenziale: torniamo in Serie C con tanta esperienza in più e con la consapevolezza di esserci divertiti. Sapevamo tutti che sarebbe stata dura, perché la Serie B è una categoria difficile, anche perché a stagione in corso tante squadre hanno investito e si sono rinforzate, noi no».
Il momento decisivo della stagione è stata la sconfitta in casa contro Biella; lì poteva cambiare tutto: «Quella sconfitta per 28-26 ha segnato la svolta: vincendo saremmo tornati in corsa, perdendo ci saremmo pericolosamente allontanati. Però sono tante le partite che abbiamo perso per poco, e mi viene in mente Capoterra, 21-18, Lecco, 13-12, Piacenza. Siamo usciti spesso a testa alta, con i complimenti degli avversari ma con le mani vuote, pagando la nostra giovane età e la nostra esperienza».

Ogni esperienza però lascia qualcosa di positivo, a prescindere dalla retrocessione finale: «A me piace sempre guardare il lato positivo: la nostra è una squadra giovane che ha fatto una bella esperienza, dando tutta se stessa contro formazioni più esperte, zeppe di stranieri e di giocatori pagati. Non ne facciamo una tragedia semplicemente perché non è nel nostro spirito. Questa squadra, se rimane quella che è, ha tutte le carte in regola per tornare in B e soprattutto per avere un bel futuro. Torniamo in C, mettiamo in pratica quello che abbiamo imparato in questa stagione e diremo la nostra».
Anche perché all’ombra della prima squadra c’è una Under 18 che cresce a dismisura: prima nel girone 5 della Lombardia, ancora imbattuta, che ha già dato a Galante e Ferrara due giocatori come Bianchi e Comolli. Come detto prima, un futuro che sorride, nonostante tutto: «Noi ci abbiamo creduto fino alla fine -continua Ferrara- però sappiamo benissimo che abbiamo dietro di noi un settore giovanile che ci darà soddisfazioni e porterà in prima squadra tanti ragazzi di valore. Abbiamo detto della Under 18 ma anche la Under 16 è una grande squadra. Ripeto, dunque, che alla luce di queste cose non è una tragedia la nostra retrocessione. Lo sarebbe stata se avessimo investito fior di quattrini come altre squadre. Invece a Varese si gioca per divertirsi, e sarà sempre così per fortuna».