I vandali tornano in azione a Busto. «Il rione è senza controllo»

Beata Giuliana - Residenti esasperati: «Uno schifo». E in molti invocano le telecamere

Un altro raid dei vandali a Beata Giuliana. Se è stato un Pesce d’Aprile, non faceva per niente ridere e non era neppure originale. Altra “notte brava” dei soliti ignoti (o idioti) per le strade del “quartierone” a nord della città. Stavolta avrebbero colpito poco dopo la mezzanotte, secondo alcuni dei primi testimoni diretti dei danni procurati: cartelli stradali buttati giù per terra, la centralina del semaforo all’incrocio tra viale Stelvio e via Minghetti divelta (tanto da mettere fuori uso, per l’ennesima volta, l’impianto), la bacheca della scuola “Beata Giuliana” bruciacchiata e resa illeggibile. Piccoli, ma fastidiosi, atti di vandalismo, forse causati dagli stessi protagonisti – questa la convinzione di molti beatini – che da tempo impazzano per il quartiere procurando danneggiamenti. L’ultima volta erano stati buttati a terra un cassonetto della raccolta di indumenti, un palo della segnaletica stradale e una centralina telefonica, oltre ad alcuni dei cilindri di gomma della striscia divisoria della pista ciclopedonale di viale Stelvio. Ma nei giorni scorsi era stato segnalato anche un altro atto piuttosto cervellotico ai danni di uno dei cassonetti per la raccolta di indumenti lungo

il Sempione, nel quale era stata fatta cadere una stufetta elettrica legata con dei lacci per fare in modo di non poter più aprire la basculante. Insomma, la solita storia che si ripete e che genera un’ulteriore ondata di indignazione e di esasperazione tra i residenti di Beata Giuliana. Tra gli aderenti al comitato di quartiere, gruppo che aveva già alzato la voce chiedendo di dire «basta ai vandalismi» in occasione dell’ultimo raid notturno nel quartiere, inizia a farsi largo un certo sconforto. Tanto che qualcuno arriva ad affermare che «Beata è diventata uno schifo senza controllo», mentre altri invocano «telecamere di videosorveglianza» per poter finalmente pizzicare i colpevoli sul fatto e sanzionarli «in modo esemplare», come già chiesto dal comitato di quartiere. Indignarsi però non basta, secondo il portavoce del comitato , soprattutto se chi di dovere (le istituzioni competenti) non si prende cura dei problemi che vengono segnalati, risolvendoli in tempi brevi: «Emblematico il caso dei lampioni di viale Repubblica, all’altezza della Coop: accesi di giorno, spenti di notte. Eppure per sventare i vandalismi un’illuminazione pubblica efficiente dovrebbe essere una delle prime necessità».