Whirlpool annuncia cinquemila esuberi E con il colosso trema anche Varese

COMERIO Whirlpool Corporation archivia il terzo trimestre 2011 e annuncia importanti iniziative di riduzione dei costi: si parla, in sintesi, di una contrazione della forza lavoro pari a oltre cinquemila posizioni, principalmente in Nord America e in Europa. E anche Comerio trema.

Nello specifico, Whirlpool Emea ha registrato nel terzo trimestre vendite per 874 milioni di dollari, un aumento del 6 per cento rispetto all’anno precedente. Gli ordini per Europa, Medio Oriente e Africa sono risultati piatti. Escludendo il cambio, le vendite sono diminuite di circa il 3 per cento.

Whirlpool chiude dunque il terzo trimestre del 2011 con una perdita operativa pari a 12 milioni di dollari contro i 26 milioni di utile operativo nello stesso periodo dell’anno precedente. Maggiori costi delle materie prime, il mix prezzo/prodotto sfavorevole e i livelli di produzione più bassi sono stati solo parzialmente compensati dalle misure già prese in materia di produttività e riduzione dei costi.

La società si aspetta che per la fine del 2011 gli ordini si mantengano piatti rispetto al 2010. A livello globale, Whirlpool Corporation ha annunciato utili netti nel terzo trimestre di 177 milioni di dollari, o 2,27 dollari per azione diluita, contro un utile netto di 79 milioni, o 1,02 dollari per azione diluita riportati nello stesso periodo dell’anno scorso. Su base adjusted, escludendo quindi gli oneri non operativi, l’utile diluito per azione è pari a 2,35 dollari rispetto ai 2,22 dollari dell’anno precedente. Le vendite nel 2011 sono state di 4,6 miliardi di dollari rispetto ai 4,5 miliardi di dollari riportati nel terzo trimestre del 2010; un aumento del 2 per cento.

Nel terzo trimestre l’utile operativo ammonta a 136 milioni di dollari rispetto ai 234 milioni dell’anno precedente. Indebolimento della domanda globale e costi più elevati delle materie prime e del petrolio nel corso del trimestre hanno controbilanciato i vantaggi dati dalle iniziative in corso su produttività, riduzione dei costi e aumenti di prezzo.

«Durante il trimestre, abbiamo sperimentato una domanda più debole del previsto e un costo dei materiali più elevato – spiega Jeff M. Fettig, Whirlpool Corporation chairman e chief executive officer – I consumatori continuano a mostrare una forte preferenza per il nostro portafoglio di brand globale e per le innovazioni di prodotto, e stiamo iniziando a vedere i benefici derivanti dagli aumenti di prezzo precedentemente annunciati».

«Tuttavia – prosegue – i nostri risultati sono stati negativamente influenzati dai livelli di domanda in recessione nei paesi sviluppati, dal rallentamento dei mercati emergenti e da alti livelli di inflazione nei costi delle materie. Come detto in precedenza, in un periodo di incertezza economica e di andamento incerto della domanda, dobbiamo essere pronti a intraprendere le azioni necessarie per espandere i nostri margini operativi e migliorare i nostri guadagni. Dato l’indebolimento del contesto economico globale, annunciamo oggi piani aggressivi che si tradurranno in riduzioni notevoli di cost e di capacità produttiva. I piani sono il risultato di una revisione globale delle nostre attività, dei nostri prodotti e degli impianti di produzione».

Questi piani comprendono la riduzione di circa 1.200 posizioni nelle fasce impiegatizie.
La chiusura del centro di produzione di frigoriferi a Fort Smith (Arkansas) entro la metà del 2012. La produzione da Fort Smith sarà trasferita in altri siti nel Nord America per mettere a frutto le risorse esistenti.

La delocalizzazione della produzione di lavastoviglie da Neunkirchen (Germania) alla Polonia nel gennaio del 2012.

Ulteriori azioni di efficienza organizzativa in Nord America ed Europa.

La capacità produttiva complessiva dovrebbe essere ridotta di circa 6 milioni di pezzi. Queste azioni dovrebbero consentire 400 milioni di dollari di risparmi annui entro la fine del 2013. Si attende che l’effetto di questi piani, combinato con gli aumenti dei prezzi annunciati, acceleri la crescita dei margini a partire dal 2012. Oneri di ristrutturazione per un totale di circa 500 milioni di dollari saranno sostenuti a partire dal quarto trimestre del 2011 e fino al 2013. La società prevede ora di impiegare circa 160 milioni di dollari in spese di ristrutturazione nel 2011 rispetto alla sua precedente stima che oscillava tra i 75 e i 100 milioni.

«Stiamo prendendo le misure necessarie per affrontare un contesto economico globale molto difficile – prosegue Fettig – Crediamo che le nostre iniziative di riduzione dei costi e capacità produttiva, e le iniziative basate sugli aumenti dei prezzi e il lancio di prodotti innovativi ci consentirà di ampliare i margini operativi e fornire valore a lungo termine per gli azionisti».

s.bartolini

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