Lega, cerchio magico all’attacco Commissariata la sezione di Luino

LUINO Luino è stata commissariata. Il direttivo del Carroccio della sezione, riunitosi ieri sera dalle 21 fino a dopo le 23, ha votato per la sfiducia al segretario Alfredo Cometti. Quattro i voti per il commissariamento, ovvero quelli dei firmatari della famosa mozione di sfiducia. Tre invece i dirigenti, compreso lo stesso Cometti, che si sono opposti.

A presiedere il direttivo un delegato della segreteria provinciale, Maurizio Fozzato. Il quale, uscendo dalla sala, raccontano, avrebbe detto che il commissariamento non avrebbe ragioni né tecniche né politiche. Una frase accolta dai presenti come sibillina.

Infatti, i fedeli di Cometti hanno voluto sottolineare che “non sono nemmeno riusciti ad esporre le motivazioni di questo commissariamento”. “Per la prima volta la Lega è in amministrazione a Luino – conferma Cometti – e ci sono molte questioni da affrontare sul territorio. Un commissariamento di questo tipo non ha senso. Io ho sempre lavorato in accordo con tutti i dirigenti. E nessuno mi ha mai detto che stavo sbagliando”. La domanda d’obbligo è cosa ci sia sotto.

Anche perché il mandato di Cometti sarebbe comunque scaduto, per fine naturale dei termini, a febbraio. Insomma, un atto di forza a soli due mesi dalla scadenza. Il dubbio è che sia un misurarsi i muscoli tra correnti, maroniani e cerchio magico. Anche se a febbraio ci sarà anche il rinnovo della segreteria di circoscrizione. E forse il commissariamento servirebbe ai cerchiomagisti per preparare le carte. Nella giornata di oggi, la segreteria provinciale dovrebbe a questo punto ratificare il commissariamento.

Commissariamento che tra l’altro era già stato fatto dalla stessa segreteria provinciale due settimane fa, salvo poi ritirarlo, per passare la palla al direttivo cittadino. Il commissario prescelto al momento sarebbe Giorgio Fiorio, ex assessore provinciale nella giunta Ferrario. Ma uno dei dirigenti che ha difeso Cometti, Ivan Vargiu, ha chiesto che venga nominato commissario uno che non sia iscritto alla sezione di Luino, come lo è Fiorio, per avere un esponente super partes e non inasprire gli animi.

Ma difficilmente questa richiesta sarà esaurita. Anche perché, sostengono i maroniani, sembra che non sia stata messa nel verbale. E i maroniani denunciano anche un’altra “scorrettezza”: il responsabile enti locali e il responsabile dei Giovani Padani Andrea Galli, che siedono nel direttivo senza diritto di voto, sono stati fatti usire dalla riunione. “Quando lo statuto della Lega parla chiaro e dice che potevano rimanere”.

Infine, i maroniani denunciano il cambio di casacca di due dei firmatari. Il direttivo è composto da sette esponenti: il segretario e sei membri elettivi. Di questi solo due erano stati eletti in quota cerchio magico. Il cambio di posizione ha consentito ai reguzzoniani di avere la maggioranza. Anche perché, sostengono i maroniani, la stragrande “maggioranza dei 44 militanti di Luino ha la piena fiducia in Cometti”.

Marco Tavazzi

e.marletta

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