La linea politica di Pietro è coerente con la sua natura. La colpa grave è avergli concesso fiducia e ipotizzato alleanze con lui e con l’altro avventuriero Vendola. Il fallimento della politica ha responsabili ben identificati: l’esito extra parlamentare della crisi non è un incidente di percorso, ma l’accelerazione di un lungo processo di dissoluzione. L’esito è incerto. Molti
si occultano, con fariseica dissimulazione, e fingono comportamenti virtuosi di patrioti ansiosi mentre affilano i coltelli per il regicidio prossimo venturo.Leggo le sciocchezze sul governo BMV – Banche Massoneria Vaticano – e constato quanto, per dissipazione e spreco di intelligenze, siamo precipitati negli abissi dell’imbecillità. Persino l’infelice Grecia ha avuto la dignità di tentare una soluzione nel rispetto della democrazia.
Ulderico Monti
La politica si fonda (si dovrebbe fondare) sull’etica della conoscenza e sull’etica della responsabilità. Completa conoscenza della materia di cui ci si occupa, sua responsabile trattazione secondo i criteri del bene comune. Il bene comune non sempre e in qualunque momento coincide con il bene di tutti, capita che ad alcuni sia richiesto di sacrificarsi più che ad altri. Questo è uno di quei momenti. Naturalmente è anche il momento per ridurre il divario tra quanti sono seri e quanti non lo sono, senza tuttavia pregiudicare la salvezza dello Stato. Un compito difficile? No, un’impresa quasi disperata. Ci sta provando il governo, ci dovranno provare soprattutto gl’italiani. Chi ne raccoglie il consenso, avrebbe (ha) il dovere d’accantonare la demagogia e d’esercitarsi nel realismo. Il realismo è l’opposto del populismo, e purtroppo diventa d’ardua praticabilità quando per decenni è risultato ignoto. Detto questo poco, appare ovvio che la vera equità verso le future generazioni, oggi consiste nel non privarle del loro Paese. Che è quanto accadrà se i partiti guardano al loro tornaconto elettorale invece che agl’interessi nazionali.
Max Lodi
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