VARESE Un fiume di cocaina che dalla Repubblica Dominicana, passando per la Spagna, arrivava nel luinese; si parla di quantitativi che ammontano a quasi 12 kg solo nel 2010.
Dal Comune sulla sponda del lago Maggiore, veniva smerciata nella province di Varese, Milano e nel Canton Ticino.
A portarla a Luino era una fitta organizzazione che utilizzava Facebook per gestire gli ordini e i viaggi di “El poder” soprannome di Aleandro Rodriguez Rincon, uno dei 10 arrestati nel corso delle indagini: l’uomo, giunto dagli Stati Uniti e residente a Luino, si recava ogni 15 giorni in Spagna dove si riforniva di cocaina sottoforma di capsule ingeribili.
Quando, nello scorso gennaio, l’uomo è stato arrestato, aveva nell’intestino 660 grammi di cocaina suddivisi in 55 ovuli.
Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza di Luino, erano arrivate a “El poder” partendo dall’alto varesotto, nel quale nel dicembre dell’anno scorso erano stati identificati due spacciatori di origine italiana che però non avevano che un ruolo marginale nell’attività complessiva di narcotraffico.
Da qui le energie degli investigatori si erano poi focalizzate sul social network, e grazie alle intercettazioni dei messaggi che circolavano su Facebook (vere e proprie ordinazioni delle dosi e programmazione dei viaggi), sono stati arrestati un totale di otto cittadini dominicani.
s.bartolini
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