Relativamente alla sosta serale, gli introiti previsti dal Comune di Varese non si sono realizzati. Gli incassi effettivi sono nettamente inferiori rispetto alle previsioni. La giunta comunale, nell’aprile scorso, ha deliberato l’aumento della tariffa per la sosta in centro città per far “quadrare” i conti di Palazzo Estense. In consiglio comunale, e nelle relative commissioni, si è tornato a discutere dell’annosa questione della gestione dei parcheggi, affidata alla società pubblica Avt spa. Premesso che la tariffa per la sosta serale in centro è di un euro dalle 20 alle 24, e il personale di Avt, preposto ai controlli, termina il
turno di servizio alle 19.30, mi chiedo come si possa sperare che tutti i cittadini siano onesti e paghino il dovuto. Evidenzio che il decreto-legge 6 luglio 2012 n. 95 prevede il “ridimensionamento” dei consigli di amministrazione delle società pubbliche. Stupisce che il cda di Avt sia stato nominato proprio il 5 luglio, il giorno prima dell’emanazione del decreto sulla “revisione della spesa pubblica”. La nomina è legittima ma opinabile dal punto di vista politico, in quanto la nuova normativa prevede la possibilità di nominare un amministratore unico, anziché più consiglieri di amministrazione, nelle società pubbliche, con evidenti risparmi di denaro.
Giorgio Colombo
Varese
Non sono solo i controlli sui parcheggi a mancare, la sera. Anche fuori dei parcheggi. Auto in doppia fila, in spazi vietati, sui marciapiedi, ovunque. E nessuno che multi come dovrebbe multare. Il problema non è pagare un euro per qualche ora di sosta, è vedere che c’è chi rispetta le regole e chi no. E che i furbi, come sempre, la fanno franca.
Non parliamo poi, a proposito di controlli, della mano libera lasciata a insozzatori di marciapiedi, vetrine e muri e al vandalismo in genere: chiunque frequenti il centro, può prendere atto delle condizioni in cui viene regolarmente lasciato by night. Risultato: ecco l’ennesimo esempio che fa scattare la sfiducia verso le istituzioni.
Max Lodi
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