Cardano al Campo – Dalle ombre alla luce: conoscersi e cambiare attraverso il contatto con la violenza. Un corso di formazione gratuito per venti nuove aspiranti volontarie motivate al tema della violenza domestica su donne e minori. Finanziato dal bando di volontariato 2012 in collaborazione con Cesvov, partirà lunedì a Cardano al Campo, promosso dai centri di ascolto Filo Rosa Auser di Cardano, Icore di Gorla Maggiore ed Eos di Varese. Otto incontri serali, per partecipare ai quali è necessario contattare entro domani (1 febbraio) Filo Rosa Auser (www.filorosaauser.org), che partono proprio a pochi giorni dalla presentazione, a Milano, dei risultati di analisi del progetto Stop Vi.e.w., stop alla violenza contro le donne anziane. Che ha unito partner di associazioni da Francia, Portogallo, Spagna, Bulgaria e Slovenia, oltre all’Italia, con Auser Lombardia capofila, la Regione Lombardia, e finanziato nell’ambito del programma europeo Daphne.
Un’analisi che, a fronte del processo di invecchiamento della popolazione, vede la donna sempre più a rischio di fragilità e violenze, anche in età anziana. Abusi fisici, ma soprattutto psicologici ed economici, solitudine, maltrattamento, truffa: casi spesso più difficili da scoprire, perché, anche a causa dell’età delle vittime, rappresentano storie difficili da raccontare.
Casistiche che emergono anche dai rapporti annuali di Filo Rosa Auser di Cardano: nel 2011 tra le persone che avevano chiesto aiuto al centro il 7,6% era rappresentato da donne oltre i 60 anni.
Tornando al progetto Stop Vi.e.w., Rino Campioni, vicepresidente di Auser Lombardia, ha proposto tra l’altro di raccomandare a Istat la rilevazione statistica dei dati sulla violenza di genere relativa alle donne over 70, di inserire nei piani di zona il tema del contrasto alla violenza di genere e di sostenere la cultura della dignità della persona anziana e l’invecchiamento attivo. Ricordando come Auser abbia avviato un programma specifico di formazione per gli operatori di telefonia sociale e una vasta attività di sensibilizzazione.
Sara Magnoli
p.rossetti
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