Condannato l’ex sindaco «Perseguitato da sette anni»

VARESE Condannato a quattro anni l’ex sindaco Aldo Fumagalli: la sentenza letta ieri mattina alle 13.15 dal presidente del collegio giudicante Anna Azzena. Il due volte primo cittadino di Varese ritenuto colpevole di peculato per i viaggi di piacere in compagnia di giovani amiche romene (in un caso l’auto municipale fu inviata a prendere una delle ragazze alla stazione di Gallarate senza che l’allora primo cittadino fosse a bordo) e di induzione. Il reato originale di concussione è stato riqualificato dalla corte così come chiesto dal pubblico ministero Agostino Abate in forzato adeguamento alla norma salva Ruby intervenuta a processo già in corso. Fumagalli è stato assolto da un solo capo di imputazione: il peculato per l’utilizzo dell’alloggio comunale per famiglie in difficoltà messo a disposizione di

altre giovani amiche romene senza alcun titolo per occuparlo. L’ex primo cittadino, arrivato in aula dopo le 12 per la lettura del dispositivo, ha poi commentato: «Sentenza già scritta, qui in tribunale a Varese vige il rito ambrosiano. Da sette anni e mezzo sono perseguitato, oggi questa sentenza che non mi sorprende: proprio per questo avevo presentato istanza di ricusazione della corte con spostamento del processo altrove». Fumagalli ha definito «accanimento» l’indagine che lo ha visto coinvolto dal settembre 2005 con condanna in primo grado dopo due anni di processo (il procedimento in realtà è rimasto sospeso sei mesi in conseguenza dell’istanza presentata in Cassazione dall’imputato) dichiarandosi «fiducioso nell’Appello. Credo che a Milano le cose potrebbero andare diversamente». E in Appello ricorrerà anche il pubblico ministero Abate.

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s.bartolini

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