Sale sul piccolo palco allestito nel cortile di Casa Paolo VI senza fascia tricolore, a chiudere le commemorazioni ufficiali nella cerimonia civile per le esequie alla sindaca Laura Prati. Sale senza fascia tricolore, pur essendo al momento vicesindaco reggente, Andrea Franzioni. «Per scelta – spiega -: perché oggi e soprattutto oggi la sindaca è ancora Laura. Da domani nel rispetto per Laura e per i cittadini la indosserò io, tutta la Giunta, tutto il consiglio comunale, moralmente investiti del “peso” di portare questa fascia».
Una commemorazione che è intrisa di ricordi. Una commemorazione che è come parlare direttamente con lei. «Per ricordare Laura oggi – introduce il consigliere Marco Zocchi – abbiamo a disposizione solo le nostre parole. E le parole sono persone: oggi costruiamo il suo ricordo attraverso le parole di donne e uomini che l’hanno conosciuta».
È lì anche a nome del presidente Laura Boldrini e della Camera dei deputati l’onorevole Daniele Marantelli. Ma parla con i sentimenti di un amico, quando, dopo aver ringraziato gli oltre cento sindaci arrivati con i gonfaloni da tutta Italia, ricorda Laura che ha «speso la sua vita per affrontare i problemi». Saluta Costantino Iametti, «che le era accanto quella mattina e che voleva un gran bene alla sua sindaca».
Parlano rivolgendosi direttamente a Laura la presidente del consiglio comunale Elena Mazzucchelli e la senatrice Erica D’Adda. La prima promette: «La tua trasparenza e la tua onestà ci obbligano a fare altrettanto per rendere Cardano una città migliore. Tocca a noi portare avanti tutto questo, ma non ci spaventa, perché tu ci hai insegnato la strada». E la seconda: «Voglio essere la voce di tutte le donne e amiche a cui hai voluto bene. Non lasceremo cadere il tuo grido d’amore per le donne, la legalità, la cultura, l’arte». Perché Laura, «se una persona come te non ci fosse stata, il mondo non sarebbe così bello da vivere».
Il consigliere regionale Alessandro Alfieri porta il saluto anche di Guglielmo Epifani e invita a stare al fianco di chi garantisce le comunità locali; in rappresentanza dell’Anci il sindaco Attilio Fontana chiede di fare in modo che i sindaci siamo un po’ meno soli. Il segretario provinciale del Pd varesino Fabrizio Taricco ricorda Laura che ha fatto dei bisogni degli altri una sua priorità d’impegno e il ministro all’ambiente Andrea Orlando non porta solo il cordoglio del presidente del consiglio Enrico Letta, ma ricorda la Prati che «si assumeva fino in fondo la responsabilità dei suoi compiti».
Laura la delegata sindacale ricordata da Francesco Pierrera della Fiom/Cgil, la sindaca di tutti per il presidente della cooperativa Casa del Popolo Enrico Franzioni, l’antifascista nelle parole della presidente dell’Anpi di Cardano Paola Torno, l’impegnata civilmente per la sua collaboratrice Adriana Scanferla. Colei che ha sempre lottato per difendere la dignità delle donne, come dice Cristina Barbieri, di quel Filo Rosa Auser che Laura ha voluto a Cardano.
Laura era tutto questo. Dolce e decisa. E bella. Non è un caso che nella Casa Paolo VI e dalla piazza la si saluti cantando tutti “Bella ciao”
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