Caffè “difficile” tra sabato e domenica in Autogrill. Si svolgeranno infatti questo fine settimana le prime 4 delle dodici ore di sciopero proclamate da Cgil, Cisl e Uil contro la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto decisa dalla Fipe.
Ovvero dall’organizzazione datoriale alla quale fanno riferimento Autogrill e tutte le società del gruppo. «Barricandosi dietro alla crisi hanno chiesto un rinnovo che non tiene conto della quattordicesima mensilità, né degli scatti di anzianità, né prevede alcun aumento fino al 2015. Inoltre, vogliono mettere mano alla malattia».
A parlare è Anna Cariano (Fisascat-Cisl), che segue da vicino i circa trecento lavoratori dei pubblici esercizi legati alla Fipe in provincia di Varese. Ai quali si aggiungono i 200 impiegati a Malpensa, che però non sono stati coinvolti nell’agitazione di sabato.
«Vogliono stravolgere l’attuale contratto», la denuncia, «già in passato ci aveva provato l’Angem, che voleva firmare un accordo alternativo con un sindacato non riconosciuto, toccando la quattordicesima. Ma se andasse in porto sarebbe un disastro per i lavoratori».
Lo sciopero riguarderà le prime quattro ore di ogni turno. E quindi tra le 6 e le 10, tra le 14 e le 18, tra le 22 e le due del mattino è possibile che le strutture siano chiuse oppure che ci sia poco personale in servizio. Mentre le altre otto ore di agitazione indette dai sindacati confederali si svolgeranno a settembre e, questa volta sì, vedranno anche la partecipazione dei lavoratori dell’aeroporto della brughiera.
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