Iniziata l’asfaltatura della rotonda di via Venegoni, forti disagi per gli automobilisti, costretti in coda anche per 30 minuti. Ma l’assessore ai Lavori pubblici Luigi Colombo ribatte: «è un disagio necessario, non si poteva asfaltare di notte».
E pensare che inizialmente il timore di Palazzo Borghi, visto il cronoprogramma dei lavori, era quello di stendere il bitume ad inizio settembre, con tutti gli uffici ma soprattutto le scuole aperte. Gli operai hanno però accelerato i tempi, consentendo che l’asfalto venisse stesso in questi giorni.
E se le operazioni in via XXV Aprile e in via Albricci, iniziate martedì, non hanno creato grossi disagi, i problemi sono arrivati ieri mattina, quando le ruspe si sono messe a lavorare intorno al rondò. Obbligando le automobili a muoversi con un senso unico alternato.
Ma scatenando la rabbia dei conducenti, costretti a rimanere in coda anche per mezz’ora. E pronti a chiedere conto del fatto che il comune non abbia deciso di effettuare almeno queste operazioni durante la notte. «A parte il costo e la difficoltà di lavorare con il buio, ma questa è una zona densamente abitata: di notte gli operai avrebbero lavorato con le secchiate d’acqua che cadevano dalle finestre», ribatte non senza ironia il delegato ai Lavori pubblici.
Tanto più che «siamo in estate e si dorme con le finestre aperte». Insomma: «ci vogliono le code, è sempre stato così e sarà sempre così». E del resto «il tratto è talmente breve che probabilmente avremo finito già in serata». Dunque il disagio, che comunque Colombo definisce «sicuramente limitato», è necessario per consentire lo svolgimento delle operazioni. Ma gli automobilisti non sembrano aver gradito.
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