Il Baff ha successo Ma quel tendone fa arricciare il naso

«Il tendone è un obbrobrio. Toglietelo di mezzo appena finisce il festival». La struttura realizzata dal Comune nel “salotto” di piazza San Giovanni è un pugno in un occhio per il professor , bustocco, docente di sociologia dell’ambiente e del territorio all’università Cattolica di Brescia.

Nel mirino c’è il decoro urbano di una delle due piazze principali della città, che sarebbe compromesso dal tendone che in questa settimana ospita gli eventi del BA Film Festival, ma che occupa stabilmente ormai da mesi un’ampia porzione della piazza San Giovanni.

«Provvisoria o definitiva?»

«Quella struttura è proprio brutta – afferma Tacchi – a mio parere la piazza, per sua natura, dovrebbe essere libera, aperta alle manifestazioni spontanee di chi la vive, mentre qui è stata resa per buona parte inutilizzabile. Ma se si vogliono realizzare eventi al coperto, come in questo caso, le opzioni possono essere solo due: o si posiziona una struttura molto provvisoria, per un periodo al massimo di quindici giorni, oppure, se dev’essere stabile, la si preveda decorosa e in linea con il valore architettonico degli edifici che si affacciano sulla piazza».

Originariamente, negli anni scorsi, l’idea di una tensostruttura in pieno centro era funzionale proprio alla settimana del Baff, a cui di solito venivano “agganciati” altri eventi nelle settimane precedente e successiva (ad esempio la rassegna del Made in Italy), ma dallo scorso inverno il tendone è praticamente diventato fisso, avendo già ospitato varie iniziative del distretto del commercio, come ad esempio la polenta e bruscitti della Gioeubia.

Per il sociologo bustocco invece sarebbe importante preservare il decoro della piazza, che è già una conquista rispetto ai tempi passati: «Quando ero bambino lì c’era un parcheggio, con le auto in sosta praticamente una sopra l’altra – ricorda – Poi ci fu questo progetto di riqualificazione, la cui mente pensante era il grande architetto . Ora, a distanza di tempo, abbiamo un centro storico abbastanza pregevole, un ambiente più che dignitoso che va salvaguardato. Però non chiamiamolo salotto, è un’espressione che non mi piace».

Problema di sicurezza

Sulla stessa lunghezza d’onda si esprime il segretario cittadino dell’Udc : «Già si sprecano soldi pubblici in un momento di crisi per un festival che a Busto interessa a pochi, almeno non aggiungiamoci anche una piazza rovinata e deturpata in questo modo».

Per Iadonisi c’è anche un problema di sicurezza, visto che il retro della tensostruttura rende molto angusto lo spazio all’ingresso di una banca.

Il decoro del centro storico è già stato in passato oggetto di polemiche. Il consigliere del Pd ha chiesto più volte la sistemazione della pavimentazione sconnessa, sia in piazza San Giovanni che in piazza Santa Maria, mentre la scorsa estate era stata oggetto di critiche la scelta del Comune di concedere l’uso dei tavolini a un bar sul sagrato di piazza Santa Maria.

© riproduzione riservata