«È un salvacondotto di Stato per gli spacciatori, da oggi le nostre città sono meno sicure perché abbassando drasticamente le pene per chi guadagna con le droghe si vanifica il lavoro delle forze dell’ordine e di fatto si regala l’impunità ai criminali che con questa legge non faranno più un giorno di galera».
Dopo il voto di fiducia a Palazzo Madama, il senatore della Lega Nord non ci sta e critica il decreto droga. Il testo che ha ricevuto il via libera da Palazzo Madama, è lo stesso che era stato licenziato giorni fa alla Camara.
Bagarre in aula con i senatori della Lega Nord che hanno innalzano cartelloni contro l’esecutivo con la scritta: “Governo Renzi tossico”.
Il Senato ha approvato, con 155 voti a favore, 105 contrari e nessun astenuto il dl droga su cui il Governo aveva posto la fiducia. Il provvedimento ora è legge, visto che è passato nella stessa versione con la quale è stato approvato dalla Camera.
«In soldoni – spiega Candiani – sono depenalizzati i reati legati all’uso e spaccio di sostanze stupefacenti: per avere un’idea il reato di spaccio, che fino ad oggi prevedeva da uno a sei anni di prigione, dopo questo decreto legge del Governo, prevede una sanzione penale che va da quattro mesi a massimo un anno».
Ovvero, tenuto conto delle varie attenuanti e pene alternative (servizi sociali, domiciliari, ecc.) diventa improbabile la carcerazione anche per i recidivi nello spaccio di eroina, cocaina o altre pericolose sostanze stupefacenti. «E visto che ancora non basta, grazie alla sommatoria di questa legge e di una sentenza della Corte Costituzionale saranno immediatamente scarcerati coloro che si trovano in galera per aver commesso questo tipo di reati».
Candiani motiva la sua protesta e lo fa con numeri alla mano che riguardano la nostra provincia. «È sui giornali di oggi (ieri, ndr) l’ennesimo episodio di spaccio in classe e solo pochi mesi fa un’indagine della Guardia di Finanza di Luino aveva portato alla luce un quadro drammatico che ruotava intorno a una banda di pusher che spacciavano droghe (più o meno leggere) in punti sensibile della città come davanti ai cancelli di alcune scuole, ai Giardini Estensi specialmente nella zona del laghetto, alla Stazione dello Stato e della Nord a Varese, nei portici di corso Moro, tra i quartieri San Fermo e Biumo e tra le vie Tarvisio e Cairoli, e in alcuni paesi della provincia con scambi volanti».
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