Ragioniere killer: prima udienza davanti alla Corte d’Assise presieduta da Renata Peragallo per l’omicidio a luci rosse di Lavinia Simona Ailoaiei, giovane prostituta romena, il cui cadavere fu ritrovato il 7 settembre 2013 in un campo di Lodi.
Intorno al collo la ragazza aveva una fascetta di plastica: fu quella fascetta a strangolarla e ucciderla. Le indagini ricostruirono rapidamente i fatti arrivando a , ragioniere di Arese, con il vizio per il sesso estremo e una doppia vita.
Sposato e insospettabile agli occhi della moglie aveva l’abitudine di concedersi delle distrazioni con delle prostitute. La donna, che non era al primo incontro con il killer, è stata uccisa in un motel di Olgiate Olona: Pizzolocco si era poi liberato del cadavere.
L’imputato ieri non era in aula. La prima udienza ha visto l’apertura della fase istruttoria. Il pubblico ministero ha chiesto di poter visionare in aula alcuni frammenti del video girato da Pizzocolo sia durante il primo incontro che durante quello mortale e anche alcune scene nel motel di Lodi per sostenere l’ipotesi della premeditazione dell’omicidio.
Per l’accusa, che respinge l’ipotesi del gioco erotico finito male sempre sostenuta da Pizzocolo, l’assassino voleva uccidere e è arrivato a “provare la scena” prima di agire in modo tanto violento e letale.
In risposta il difensore dell’imputato, , ha chiesto di visionare l’intero filmato registrato dalle telecamere del Pizzocolo (parliamo di ore di sesso estremo e violento) con, in aggiunta, la possibilità di utilizzare una sorta di moviola e una tecnologia che permetta di migliorare l’audio.
In questo modo il difensore è convinto di poter provare, analizzando fotogramma dopo fotogramma, che la giovane vittima era non solo al corrente di quanto Pizzolocco voleva fare (la donna è stata violentata, anche) ma di essere stata sempre consenziente. La sua morte sarebbe stata accidentale, non voluta. Si torna in aula il 17 ottobre.
© riproduzione riservata