– L’appello dei pendolari: è emergenza sosta, vogliamo poter posteggiare nell’ex scalo merci della stazione Fs. «Richiesta già ribadita più e più volte. Aspettiamo che le Ferrovie si degnino di darci una risposta» afferma il vicesindaco e assessore all’urbanistica . Se ne parla ormai da anni, e d’altra parte la logica lo riterrebbe la soluzione più plausibile, di utilizzare le mega-aree degli ex scali merci attorno alla stazione centrale delle Ferrovie dello Stato come parcheggi a servizio dei pendolari.
Nei giorni scorsi, dopo la polemica sulle multe alle auto dei pendolari in sosta fuori dal parcheggio di via Rovereto, reso impraticabile dalla pioggia, l’appello dei pendolari di Trenitalia è risuonato all’indirizzo di Palazzo Gilardoni. «È assurdo che si debbano fare le guerre per la sosta nel quartiere dei Santi Apostoli quando ci sono degli spazi sterminati attorno alla stazione che giacciono inutilizzati e abbandonati». Non solo, negli ex scali merci ai due lati della stazione (i cancelli sono in via Venezia e all’inizio di via Mameli) a farla da padrone è il degrado, mentre ci sarebbe spazio per accogliere tutte le auto dei pendolari.
In passato, almeno cinque anni fa, Comune e gruppo Fs si accordarono per ipotizzare un ambizioso piano di recupero urbanistico dell’area dell’ex scalo Hupac, che prevedeva la creazione di spazi commerciali e persino di un albergo, oltre alla destinazione di aree per la sosta dei pendolari. Poi è arrivata la crisi dell’edilizia e di quel progetto se ne sono perse le tracce. Così periodicamente Palazzo Gilardoni prova a ritornare alla carica per capire se almeno una parte di quelle aree abbandonate a se stesse da lungo tempo possano finalmente essere messe a disposizione della città.
«L’ultima volta quest’estate – racconta il vicesindaco Giampiero Reguzzoni – quelli delle Ferrovie dovevano venire per un sopralluogo ma poi non si sono più visti. Continuiamo a rimanere in attesa che si degnino di incontrarci e darci delle risposte».
Il solito muro di gomma. Eppure gli spazi vuoti dell’ex scalo merci dipendono sempre da Rfi, società del gruppo Fs che sta interloquendo sempre con il Comune, in questo caso si tratta dell’assessorato ai servizi sociali, per la questione del dormitorio dei clochard. Su cui peraltro sono stati prospettati dei passi avanti importanti. E ancora, per il risarcimento legato al rallentamento delle linee ferroviarie quando ci saranno i lavori di scavo del sottopasso di Sant’Anna. Solo per la sosta dei pendolari le Fs sono sorde?