– «Un’annata di grandi risultati per la cultura a Gallarate», così, in una nota, l’esponente dell’esecutivo di centrosinistra definisce i dodici mesi che stanno per chiudersi. «Gli enti e le associazioni attive sul territorio, coordinate dall’assessorato, hanno saputo proporre progettualità innovative e attrattive che sono state premiate da importanti istituzioni pubbliche e private».
Sono lontani insomma gli anni in cui il mecenatismo era affidato esclusivamente alle casse di Palazzo Borghi, che erogava 450mila euro all’ormai disciolta Fondazione culturale “1860 Gallarate città” e 900mila al Maga, che oggi ne riceve “solo” 700mila.
La novità sta appunto in quei finanziamenti per oltre 1 milione di euro che dall’inizio dell’anno sono arrivati a sostenere il sistema culturale cittadino e le sue attività. Iniziative, prosegue il comunicato, «che si traducono nello sviluppo effettivo ed efficace di Gallarate e del territorio».
Con la città che ormai «da anni è punto di riferimento, anche con rilevanza internazionale, nel sistema culturale della regione Lombardia». E proprio dal Pirellone sono arrivati molti di questi fondi, a cominciare dal contributo da 150mila euro per la ricostruzione del museo.
L’assessorato regionale alla Cultura sostiene anche la biblioteca del Maga e la catalogazione delle opere. E partecipa al progetto Officina Contemporanea sia per la comunicazione che per le iniziative legate ad Expo 2015, uno stanziamento da 280mila euro erogato nei giorni scorsi. Dietro a questo progetto di rete, che coinvolge undici realtà culturali cittadine, ci sono anche i 600mila euro erogati da Fondazione Cariplo.Ente che ha contribuito con 250mila euro anche alla rinascita del Maga dopo l’incendio del 14 febbraio 2013. E poi la Provincia di Varese, che collabora al progetto Maga Hub, e Pro Helvetia, che sostiene il programma di scambi “Viavai. Contrabbando culturale Svizzera-Lombardia”.
Centro di gravità di tutti questi finanziamenti è il museo di via De Magri, «rinato dalle ceneri dell’incendio e che si sta dimostrando una sede prestigiosa a livello regionale internazionale». Ed è proprio grazie «alle competenze che il personale del museo ha saputo esprimere nell’ideazione e nella redazione dei progetti» che è arrivata gran parte dei finanziamenti.
Per questo, conclude l’assessore Nicosia, «a loro va un ringraziamento particolare perché sono un elemento distintivo che ha caratterizzato per qualità e competenza la proposta progettuale della città».