Basta sangue sulle strade di Gallarate

Le opposizioni all’attacco dopo la terribile sequenza di incidenti. Lozito: «Meno camion in città». De Bernardi: «Più piste ciclabili»

– Due morti sulle strade in meno di dieci giorni, una terza persona in prognosi riservata dopo essere stata investita venerdì mattina. E le opposizioni richiamano la giunta alle sue responsabilità.
Dieci giorni fa , 72 anni, è deceduto mentre percorreva in scooter via Torino, mercoledì , 34 anni, è stato investito con la sua bici da un camion in via Forze Armate. E venerdì un uomo di 65 anni è stato investito in via Varese.

«La questione è molto preoccupante – afferma (Ncd) – la viabilità non viene affrontata nella giusta maniera». Secondo l’esponente dell’opposizione «sul lungo termine bisogna intervenire perché le strade siano meno intasate dai mezzi pesanti». Una revisione della viabilità lungo le grandi arterie che richiederà tempo.
«Nel breve periodo, continuo a sostenere che nei punti strategici, più difficili e pericolosi, i dossi forniscano delle garanzie». Per quanto l’ufficio tecnico del traffico del Comune di Gallarate, caso più unico che raro, sostenga che siano illegittimi. Almeno questo è quanto anche gli esponenti della passata amministrazione hanno sempre risposto a chi li proponesse.
C’è poi il problema delle ciclabili, per ora rimaste sulla carta. «Ci sarà anche un problema di risorse, ma davanti a queste situazioni i fondi vanno messi in campo in maniera importante».
Lo chiede anche (Forza Italia): «A prescindere da quello che purtroppo è successo, c’era un progetto che non è mai stato realizzato», afferma l’azzurro. Il riferimento è al collegamento tra Madonna in Campagna e Moriggia, promesso per la fine dell’estate.

Non solo. «Sulla Mornera mancano le strisce che evidenziano le ciclabili da sei mesi». E non torneranno prima del prossimo anno, grazie a uno stanziamento da mezzo milione per sistemare il sovrappasso. «Lo stesso vale in via Pier Capponi e viale dell’Unione Europea».
Anche gli interventi realizzati, però, non convincono le minoranze. «Quando vedi che in via XX settembre sono ancora disegnate le strisce in punti in cui non si può più attraversare, capisci che siamo senza speranze», l’affondo di (Lega Nord).