Gli invisibili alla stazione Brindisi con i City Angels

– Anche a Natale toccano con mano l’indifferenza della città. I senzatetto proseguono la loro vita di sempre, come se fosse una giornata come le altre, stretti tra le coperte sull’ampio marciapiede della stazione autolinee.

Oppure assorti in un angolo della strada a pensare a tutti i regali che hanno visto sfilare sotto i loro occhi, mentre chiedevano qualche moneta ai clienti all’uscita da un supermercato, a due passi dal centro.
Sfidano la pioggia, che di notte diventa gelida, e a volte raccontano della rabbia che cresce dentro di loro, quando notano gli sguardi di pietà della gente che corre verso casa con le borse della spesa. E solo per alcune ore riescono a trovare qualche sollievo, nel gazebo nei pressi della stazione Nord allestito nel pomeriggio di ieri per la distribuzione di panettoni e generi alimentari a lunga conservazione.

«Un modo per permettere loro – spiega , coordinatrice dei City Angels di Varese – di godere di un pizzico di atmosfera natalizia».
Alle 15 di ieri davanti al Gazebo c’era un piccolo esercito di ottanta invisibili, tanto che per evitare il caos è stato necessario distribuire loro un numerino di prenotazione.
A distribuire il sacchetto tanto atteso, numerosi angeli speciali, dei veri e propri angeli custodi: i volontari dei City Angels.
Quest’anno nel pacco natalizio, un regalo speciale: uno scaldacollo in lana realizzato dall’associazione di volontariato “VareseIn”, fondata da .
A collaborare alla lavorazione a uncinetto l’associazione Genitori della scuola Carducci e alcune volontarie di Andos.
C’è anche chi, non sapendo lavorare a uncinetto, ha donato a Calabrese gomitoli di lana per il raggiungimento dell’obiettivo. Uno dono che regala il caldo a chi vive nel gelo.

Ospite speciale, la signora alla quale è stato consegnato uno scaldacollo ideato ad hoc per lei e per il figlio Stefano. Dopo la distribuzione dei generi alimentari, gli angeli della strada hanno servito a tutti presenti una fetta di panettone e un bicchiere di tè caldo.
«La panettonata é stata possibile grazia alle tante persone che hanno risposto al mio appello su Facebook è hanno donato i panettoni sia da consumare, sia da regalare ai senza tetto». Poi, lo scambio degli auguri.