Code, disagi e allagamenti: una giornata al Seprio Park

Dal 6 dicembre scorso la prima ora di sosta è gratuita: ieri il caos. Alle 9.30 era impossibile entrare. Traffico impazzito in via Bonomi

– La prima ora gratuita al Seprio Park piace così tanto che si è riempito il parcheggio. Tanto che molti automobilisti sono rimasti fuori, in coda lungo via Bonomi. Abbonati compresi. Probabilmente nemmeno Seprio Real Estate, la società partecipata da Amsc e dal comune di Gallarate che gestisce il silo, si aspettava un successo del genere. Invece la promozione che consente di posteggiare un’ora gratis, in vigore dal 6 dicembre e fino al 6 gennaio, sta convincendo gli automobilisti gallaratesi.

Al punto che ieri mattina, alle 9.30, i due piani del parcheggio aperti, visto che il terzo è chiuso per allagamento, erano completamente pieni. Impossibile entrare, visto che a silo completo la sbarra di accesso non si alza, parecchi automobilisti sono rimasti in coda in via Bonomi. E il custode del parcheggio è dovuto uscire in strada ed improvvisarsi vigile urbano, per spiegare agli automobilisti che il Seprio Park era al completo. Imprecando, nel frattempo, al telefono con l’azienda: «dottore, qui è un casino». L’unica soluzione, per le auto, era insomma quella di fare inversione e andare a cercare un posteggio altrove.
Tutto bene, dunque? Nient’affatto. Due i problemi. Intanto il cartello luminoso che si trova all’inizio di via Bonomi. Che, vale la pena ricordarlo, consente esclusivamente l’accesso al Seprio Park. In altre parole, chi la imbocca da largo Boito non può fare altro che entrare nel silo. O, appunto, fare inversione e tornare indietro. Il segnale luminoso dovrebbe indicare quanti posti sono ancora disponibili, evitando così che gli automobilisti cerchino di entrare se il posteggio è al completo. Ma ieri mattina, quando ormai non c’erano più parcheggi liberi, il cartello indicava 221 posti disponibili. Invitando, insomma, gli automobilisti ad accedere.

Ma il segnale “sbagliato” non è stata l’unica pecca gestionale. Sì, perché nel fare il conto dei posti occupati, non si è tenuto conto degli abbonati. E così a più di uno degli automobilisti che ha “acquistato” il diritto a posteggiare al Seprio Park è stata negata questa possibilità. Che pure avevano pagato in anticipo. Non è finita: la promozione da diritto ad un’ora di sosta. Ma entro i sessanta minuti bisogna essere usciti dal parcheggio. Altrimenti il sistema blocca la sbarra e bisogna abbandonare l’auto per raggiungere le macchinette e pagare 40 centesimi. Causando immaginabili disagi a chi deve uscire dal silo.
In tutto questo, ancora ieri avventurandosi al terzo piano interrato, scavalcando una striscia di nastro adesivo che reggeva un foglio di carta con la scritta a penna «scala chiusa», ad accogliere i visitatori c’erano una trentina di centimetri d’acqua. Colpa dell’innalzamento della falda, che rende inagibile 120 dei 360 posti auto. Spazi che ieri, vista l’affluenza, avrebbero certamente fatto comodo all’azienda.