Salva più volte il risultato, ben due volte su Caputo. Para il parabile, e forse anche di più. Siamo ultimi con un grande portiere e senza attaccanti: che beffa.
Purtroppo è l’ombra di un giocatore. Nel secondo tempo è disastroso, confuso, sbeffeggiato. Due minuti di blackout totale che fanno malissimo al Varese. Assist a Boateng per il 2-0 e nel finale si perde anche De Luca per il 3-0. La testa è da un’altra parte. In queste condizioni, al Varese non serve. Squalificato, non giocherà la prossima di lunedì sera con il Frosinone, e attualmente una pausa può solo fargli bene.
Non è più lui, lento ed impacciato, va però vicino al gol. Bettinelli lo toglie dopo 45 minuti, segnale inequivocabile che da Angelo tutti si aspettano molto di più e che non è intoccabile.
Non abbassa mai la testa, si butta in area anche sul 2-0 per il Bari cercando il gol della speranza, per la disperazione. Avessero tutti il suo spirito.
Titolare a sorpresa dopo una vita, al posto di Cristiano. Fatica di fronte a Galano in giornata di grazia, chi non lo farebbe. Però non affonda, prova a tenere botta fino alla fine.
Purtroppo non azzecca una scelta, passaggi, cross, corner. Non è davvero giornata: ma ormai non lo è da tanto.
Corre come un disperato, non si piega nemmeno di fronte ad una situazione tragica. Nonostante tutto, su Corti puoi sempre contare.
Non rende più da tempo sui livelli a cui ci aveva abituato. Stanco, sente il peso di una situazione che non è pronto ad affrontare, lui che arriva dalla Primavera.
Ci mette personalità nell’inizio di partita, quando il Varese a malapena fatica a passare la metà campo.
Vedi gli allenamenti e scopri che è il più in forma: Bettinelli lo schiera trequartista, dietro Miracoli. Ai suoi ritmi gioca bene, pressa e corre. Ma è solo nel deserto, di palloni ne arrivano davvero pochi.
Solo davanti e non può essere altrimenti, vive di pochi palloni che fatica a mettere giù. Non è in forma, è svuotato e fatica come un matto dopo l’operazione all’intestino.
Dentro nel momento più drammatico degli ultimi 10 anni di Varese. Ci mette voglia, però gioca sempre lontanissimo dalla porta.
Entra per Rea, e sicuramente fa meglio di Angelo. Ma è confuso.
Ha lo spirito battagliero, insegue tutti come sempre e morde le caviglie, forse anche un po’ troppo.