Milano – Varese: le pagelle biancorosse

Alberto Coriele dà i voti ai giocatori della Openjobmetis dopo la sconfitta (79-69) nel derby contro la EA7

Rientra di corsa, con assist e triple. Forse l’unico che nei primi venti minuti unisce personalità, calma e precisione. Chiaramente non regge tutta la partita, però è ammirabile il suo enorme spirito di sacrificio nonostante i pochi allenamenti.

Leggerissimo e veloce, non si prende particolari responsabilità nei pochi minuti in cui rimane sul parquet. Non sembra ancora pronto per sfide del genere, è abbastanza confusionario e pericolante con la palla in mano: quando lo pressano va in apnea.

È di gran lunga il migliore, ancora una volta. Tanti punti, qualche amnesia, ma conferma di avere in mano la squadra e che è un giocatore completamente rinato rispetto alle prime partite in biancorosso, soprattutto fisicamente. Solo due palle perse, ed intensità fino alla fine, anche se soffre tremendamente il pressing di Hackett.

Caja gli concede qualche scampolo di partita e lui lascia subito il segno con una buona tripla, anche se palla in mano è sempre poco convincente ed in penetrazione è rimandato.

I clienti di fronte sono durissimi, però lui non è assolutamente in serata. Le attenuanti sono quelle che tutti conosciamo, a cui si deve aggiungere il problema al polpaccio che lo ha limitato per tutta la settimana e anche durante la partita. Infatti non sfonda mai, e non mette nemmeno un punto.

Prova le solite zingarate in penetrazione ma inizialmente trova poco terreno fertile. Cresce con i minuti, così come il suo fatturato. Non migliora in lunetta e chiude anzitempo con cinque falli. Tante buone cose ma anche altrettanti, troppi, errori.

In imbarazzante difficoltà contro i chili di Samuels: non lo tiene mai, ma era preventivabile. Ma anche a rimbalzo, in difesa, in attacco, nei primi minuti sembra non esserci. Si sveglia nel terzo quarto, e alla grande: finalmente punti e schiacciate, quando Milano cala un po’ la guardia. Serviva prima.

Una tripla all’inizio e poi tanto lavoro sporco, soprattutto in difesa sui raddoppi. Segna poco, ma c’è sempre e non indietreggia. Per lui, la strada del rientro a piene forze è ancora lunga, però voglia e spirito non mancano.

Entra per mettere pressione su Samuels, ma anche lui fatica tanto. Non segna e accusa qualche amnesia difensiva. Però non molla e come gli altri cresce nel finale. Ruvido, insiste e sbaglia tanto soprattutto dall’arco, ma è presente a rimbalzo