– La Pfm fa il sold out a Varese con uno degli ultimi concerti della formazione al completo. Franz Di Cioccio, Franco Mussida e Patrick Djivas saranno al teatro Ucc di piazza Repubblica questa sera alle 21 con “All the best live”.L’addio di Mussida, annunciato pochi giorni fa, ha preso alla sprovvista il pubblico, ma non gli altri musicisti del gruppo.«Lo sapevamo dalla riunione che facciamo all’inizio dell’anno per definire quello che bolle in pentola, ed è davvero tanto» spiega Di Cioccio, che dall’alto dei suoi oltre 6.400 concerti racconta l’impegno da stakanovisti della musica che hanno progettato. «Faremo una tournée di un mese in sud e nord America, dal Cile a Miami, dove ci imbarcheremo per il secondo anno nella “Cruise to the Edge”. Già lo scorso anno ci avevano accreditato, come unica band italiana, per questa iniziativa che ha coinvolto il Gotha della musica progressive».E poi saranno di nuovo on the road tra Philadelphia, Chicago, New York e più su, in Canada, da Montreal a Toronto. «È una grandissima esperienza che richiede tempo, come lo richiederà l’album nuovo che è in cantiere da un po’. Di fronte a questi impegni creativi che richiedono tempo da “buttare”, Franco aveva comunque bisogno di spazio per i suoi progetti personali. Quando ce lo siamo detti, abbiamo deciso di finire il tour e di andare ognuno per la
sua strada. Senza litigi, come si fa tra le persone che si sono date molto».Quello di Varese sarà «un grande spettacolo, è facile da dire. Siamo in ottima forma e proporremo un concerto tratto dal cofanetto antologico, che raccoglie i primi 5 dischi della Pfm, registrati live in Giappone. È un grande momento per noi: riscoprire la musica fatta oggi con l’arrangiamento di allora».È l’occasione per ascoltare dal vivo tutti i più grandi successi, dagli anni ’70 fino a oggi. «Faremo il meglio del nostro repertorio progressive. In più regaleremo al pubblico un assaggio da “Pfm in classic” – recentemente proposto sul palco di Sanremo 2015 con la banda dell’Esercito – un disco importante realizzato due anni fa, con brani di musica classica non convenzionali rivisitati in chiave rock. Lo abbiamo visto come un ponte ideale fra musica classica ed elettronica, che il pubblico può attraversare per una scoperta reciproca». La Premiata Forneria Marconi nella sua storia più che quarantennale – unica band italiana entrata nella classifica di Billboard – è sempre stata «un gruppo diverso». Il segreto della loro longevità è la curiosità: «“Essere curiosi mantiene sempre giovani”, mi disse Fernanda Pivano. Questo insegnamento, e frequentare le persone, portano a capire le cose in anticipo: noi le abbiamo sempre capite, riuscendo in tanti anni a essere contemporanei e a non fare mai un disco come il precedente».













