Aiutare i migranti non esclude pensare ai nostri

In risposta alla mia sul giornale di sabato 25 aprile, Max Lodi sottolinea che per queste persone che sbarcano occorre avere compassione, misericordia. Soprattutto se disperate, perché esiste un sentimento chiamato carità. D’accordo, ma esso deve essere recepito dai politici a 360°, cioè in primis per i nostri cittadini! Questi sentimenti “umani” dove sono per i nostri cittadini causa la politica “nefasta” e “nefanda”, quando i nostri connazionali si ammazzano perché non riescono a pagare le tasse? Si disperano perché non riescono a pagare l’affitto e vengono sfrattati? Oppure sono costretti a vivere in auto? Costretti ad elemosinare alle mense di carità? Famiglie con disabili lasciati al proprio destino? Perché non emergono questi sentimenti di carità volti ai nostri cittadini? Perché abbiamo politici che pensano ai propri interessi facendo affluire in modo incontrollato i “disperati”.