15 Lug 2015
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«La domanda non è più se legalizzare ma quando farlo»: ecco il pensiero di Benedetto della Vedova, senatore padre della proposta che è stata presentata questa mattina in Parlamento e sottoscritta già da 218 tra deputati e senatori di forze miste (PD, M5S, Sel, FI). «Il fallimento delle politiche proibizionistiche – si afferma nel manifesto della proposta di legge pubblicato sul sito www.cannabislegale.org – ha portato alla necessità di una regolamentazione e legalizzazione dell’uso della marijuana».
La proposta si articola in sette diversi punti:
: per uso ricreativo si potranno tenere in tasca massimo 5 grammi di marijuana, mentre a casa la scorta potrà raggiungere i 15 . Il tutto senza alcuna autorizzazione. La cosa è chiaramente vietata per i minorenni.
: Chi vorrà potrà coltivarsi da solo la propria erba. Si potranno infatti coltivare piante di cannabis, fino a un massimo di 5, con il solo vincolo dell’invio di una comunicazione all’Ufficio dei Monopoli, ma non è necessaria alcuna autorizzazione.
: Si potranno aprire cannabis social club, realtà senza scopo di lucro di massimo 50 persone che potranno coltivare collettivamente le 5 piante di ciascuno.
: Si potrà anche coltivare, trasformare e vendere la cannabis. Per farlo servirà il via libera dell’agenzia dei Monopoli e potranno accedere sia società che soggetti privati.
: Sarà permessa l’autocoltivazione per fini terapeutici. Saranno più semplici le modalità di consegna, prescrizione e dispensazione dei farmaci a base di cannabis.
: Non si potrà fumare in nessun luogo pubblico e in nessun luogo aperto al pubblico, nemmeno nei parchi. Resta il divieto di guida in stato di alterazione con le relative sanzioni previste dal codice della strada.
: I proventi dalla legalizzazione saranno destinati per il 5% a finanziare i progetti del Fondo nazionale per la lotta alla droga.
Maggiori informazioni su www.cannabislegale.org.
