Non sarà Claudio Milanese l’artefice dell’ennesima rinascita del Varese.
«Per mancanza di tempo non sono disponibile a occuparmi in prima persona della nuova società. Ma sono pronto a dare concretamente una mano a chi si occuperà di rifondare il Varese» puntualizza l’imprenditore che molti tifosi avrebbero voluto (di nuovo) a capo del club biancorosso.
Ieri mattina Milanese ha comunicato al sindaco Attilio Fontana la propria posizione: «Purtroppo non sono assolutamente disponibile a occuparmi direttamente della gestione del Varese – spiega l’ex patron – Né posso dare la mia disponibilità a essere il capofila di una nuova compagine societaria. Non posso farlo per mancanza di tempo. Ho una vita imprenditoriale che mi impegna molto, e mi porta spesso anche fuori Varese: non potrei materialmente occuparmi in prima persona della gestione tecnica o amministrativa della nuova società.
In questi giorni – fa sapere Milanese – ho ricevuto dimostrazioni d’affetto enormi. Io ringrazio tutti, ma l’onestà intellettuale mi impone di parlare chiaro: se non ho tempo di fare una cosa lo dico subito, senza prendere in giro nessuno».
Con altrettanta chiarezza, Milanese si dice disponibile ad aiutare la nuova società: «L’ho detto al sindaco, che peraltro ho visto profondamente impegnato alla ricerca di una soluzione. Essendo molto affezionato al Varese, sono pronto ad aiutare qualunque progetto dovesse decollare. Non ho preclusioni – garantisce l’imprenditore – se arriva Sogliano, ben venga Sogliano; se arriva un altro, ben venga un altro. Io darò comunque una mano per far sì che il nuovo progetto parta, indipendentemente dalla categoria.
In questo momento la mia speranza è che Varese non rimanga senza squadra di calcio».
Purtroppo i tempi sono strettissimi, e qui Milanese si accalora: «Tirarla lunga fino al 14 luglio è stato scandaloso – sottolinea l’imprenditore – I problemi vanno risolti per tempo. Farlo adesso, in frutta e furia, non è semplice.
Purtroppo è stato bruciato un mese di tempo per arrivare fino al 14 luglio. E ora il problema grosso è proprio questo: bisogna fare tutto in pochi giorni. Però il sindaco sta lavorando molto bene, ha la situazione in mano, e sono convinto che alla fine troverà una soluzione».
A quel punto Milanese sarà pronto a dare una mano: «Senza dubbio – ribadisce – Forme e modi li vedremo a suo tempo, adesso non avrebbe senso buttare lì delle cifre a caso. Ma aiuterò senz’altro il nuovo progetto a decollare».
Riguardo all’ipotesi di portare a Masnago la Varesina, Milanese osserva: «Arrivati all’ultimo momento, anche questa è un’ipotesi che si può considerare. Ma bisogna sentire cosa ne pensa la Varesina, che in questo momento è la massima espressione calcistica della provincia, e perciò merita attenzione e rispetto».