Ora il cielo è più chiaro, più bello e tranquillo. Ivan Basso finalmente è a casa, nella sua Cassano, e con un messaggio su Facebook ieri ha voluto ringraziare tutti, di nuovo, così: «Vi stavo rileggendo… Insieme siamo grandi. Grazie ragazzi, con voi al mio fianco sento di poter fare grandi cose. Un “mi piace” a tutti coloro che hanno voluto scrivermi in questi giorni».C’è un angolo della città che però non
si è fermato in questi giorni frenetici, a poche centinaia di metri da casa di Ivan. È il campo di mirtilli, il rifugio di Micaela, sua moglie, che in questi giorni non si è quasi mai assentata dalla sua attività, se non il mattino dell’operazione di Ivan. È la seconda casa della famiglia Basso, un luogo in cui si ride e si scherza, e assieme si raccolgono i mirtilli, buonissimi tra l’altro.

Momenti di lavoro e goliardia nel campo di mirtilli
(Foto by Varese Press)
Ad aiutare Micaela ci sono ogni giorno i ragazzi dell’associazione Più di 21, mattina e pomeriggio, guidati dalla presidentessa Antonella Cibin.
La disavventura di Ivan in questi giorni è arrivata anche alle loro orecchie, durante i momenti di raccolta. E ognuno di loro ha interpretato a modo suo la situazione, chi più curioso e chi meno; c’era chi sapeva già tutto, e chi credeva si operasse al cuore. Quando ce lo raccontano, ci scappa un gran bel sorriso.
Fatto sta che ognuno di loro ha tifato per Ivan durante questa settimana atipica, quasi surreale: questi ragazzi sono i suoi gregari più fedeli. Perché Ivan in fin dei conti, appena le gare gli danno tregua, è lì con loro al campo di mirtilli. A volte si ferma a raccoglierli insieme a loro, a volte taglia l’erba.
Quel campo di mirtilli è stato fortemente voluto da Micaela, che non si riposa mai: è sempre stata lì, anche quando sarebbe potuta andare benissimo da un’altra parte. E questa è la realtà di casa Basso, una realtà fatta di riservatezza e di lavoro, ed il primo a darne l’esempio è papà Franco con la sua macelleria, che non ha mai chiuso.

Momenti di lavoro e goliardia nel campo di mirtilli
(Foto by Varese Press)
Qui nessuno si monta la testa, o si piange addosso. Ed è la mentalità di Ivan: «Per fortuna lui è sempre positivo ed ottimista – aggiunge Micaela – questo suo modo d’essere è la nostra salvezza. Adesso sta bene, siamo tutti più tranquilli, ma è lui stesso a rasserenarci».
Quando la notizia dell’abbandono del Tour e del tumore faceva velocemente il giro del mondo, e Basso era in viaggio per tornare in Italia, è facile intuire dove fosse sua moglie Micaela.
Sì, avete capito bene: era al campo dei mirtilli, assieme ad Antonella, che qualche segreto su quei giorni ce lo svela: «Abbiamo dovuto costringerla a prendersi un po’ di pausa, perché altrimenti sarebbe sempre qua. Questo campo è una sua creatura, lei è qui appena può, così come Ivan. Sono persone semplici e riservate, trasmettono a noi e ai ragazzi di Più di 21 la tranquillità giusta».

Momenti di lavoro e goliardia nel campo di mirtilli
(Foto by Varese Press)
Spesso in questi giorni ci siamo chiesti come Ivan potesse mantenere il sorriso e l’ottimismo, e ieri abbiamo avuto un’ulteriore conferma. Semplicità, voglia di vivere: e poi, con dei gregari così, come puoi non sorridere?