Torniamo al 2004. Sogliano al Varese

L’annuncio ironico del grande ex patron: «Mi hanno fregato...». Sponsor il varesino Sudanti, aiuti da Salvo Zangari (ex Pro Sesto)

«Mi hanno inculato». Che tradotto dal “soglianese”, lingua che in questi anni abbiamo imparato a conoscere e apprezzare, suona più o meno come un “È fatta”. Finisce così il pomeriggio più movimentato e surreale, finisce così la partita più bella.
Finisce con il Varese che rinasce: ancora una volta, più forte di prima. E prima di raccontare com’è andata mettiamo le mani avanti, giusto per evitare fraintendimenti. C’è Ricky Sogliano, e per noi questo basta e avanza: rivederlo in pista, rivederlo qui, rivederlo combattere era tutto quello che sognavamo per il nostro Varese.

Ma il pomeriggio di ieri è uno di quelli che vanno raccontati. Attorno alle 17, si sono seduti attorno al tavolo tutti i protagonisti. Il sindaco Fontana, nuovo eroe del calcio varesino per la sua opera fondamentale in questo salvataggio. Ricky Sogliano, l’uomo che aveva già salvato il Varese una volta e che ora si è ripetuto. Paolo Sudanti, giovane imprenditore di Cugliate Fabiasco che gestisce alcuni locali per adulti nel Canton Ticino e che con il Bar Corona sponsorizzerà la squadra. Salvo Zangari, ex patron della Pro Sesto. E un nome storico del calcio varesino come Mauro Fontana, numero uno della Belfortese. Insieme a loro i rispettivi avvocati (no, ovviamente Ricky è arrivato da solo).

Due le fazioni. Da un lato il gruppo di Zangari, pronto a mettere dei soldi imponendo però una struttura dirigenziale già definita e senza intromissioni. Dall’altro quello di Sudanti, accompagnato dallo storico tifoso Enzo Rosa, pronto ad investire a una condizione: con Ricky Sogliano, oppure non si fa nulla. E per un po’ c’è stato un vero e proprio muro contro muro. Tanto che a un certo punto

Sogliano è uscito dalla sala con un eloquente «Sarà dura» che aveva smorzato ogni entusiasmo. «Chi mette i soldi – ha detto Ricky – vuol comandare, giustamente. Però se ci sono anch’io, comando io. Quindi la vedo dura, anche se mi dispiace: per mesi abbiamo dovuto sopportare dei “mangiacioccolato” che hanno riempito la città di bugie, l’hanno tirata in lungo per poi prendersi i soldi dei giocatori e andarsene».

Tutto finito? No, no e no. Come in una tragedia greca che si rispetti, ecco il più classico dei colpi di scena. Sogliano viene richiamato nella stanza e dopo una mezz’ora abbondante, poi la sorpresa: «Mi hanno inculato». Nel senso che lo scenario è cambiato, di colpo: un passo indietro di Zangari, che a fronte di un impegno economico minore accetterà la figura di Sogliano a tirare le fila. Sogliano che ha già chiamato a raccolta i suoi pretoriani: da Capuzzo a Scapini, uomini giusti al posto giusto per costruire la squadra. Squadra che sta già nascendo («Ogni minuto che passa – aveva detto Sogliano quando tutto sembrava fosse naufragato – perdiamo la possibilità di prendere dei giocatori buoni», con un attaccante in grado di fare la differenza e molto conosciuto pronto a essere firmato.

A confermare il buon esito delle trattative è lo stesso Fontana: «Sono molto contento – ha detto – perché non era facile, in una sola riunione, mettere d’accordo tutti. Ce l’abbiamo fatta, e nella mattina di sabato verranno definiti tutti i dettagli. Dall’organigramma fino al nome della società». Fontana ha poi confermato che due “giganti” come Claudio Milanese e Paolo Orrigoni daranno una mano. Il patron di Tigros ha poi precisato che non entrerà in società (e che non lo farà nemmeno Milanese), ma che darà un contributo per il settore giovanile. Ora non ci resta che attendere: domani mattina dovrebbero arrivare le firme, e il nuovo Varese sarà ufficialmente nato. Salvo colpi di scena dell’ultimo momento.