– «Considero la serata del 22 agosto un’occasione unica per osservare il cielo notturno con le sue fantastiche stellate estive in riva al lago», afferma , vice sindaco di Luino. E aggiunge: «Ringrazio , sindaco di Curiglia con Monteviasco, poiché con il suo interessamento è stato possibile cogliere un’ottima opportunità per la nostra città e ammirare il manto stellato in una terrazza a ridosso del lago».
Ma cosa accadrà sabato 22 agosto? A partire dalle 21 in piazza Chirola saranno posizionati tre telescopi a cura del Gruppo Astronomico Tradatese e dell’associazione M42, che, nata nel 1998, ha casa nell’osservatorio della Veddasca.
Le sue attività sono molteplici: dalla divulgazione alla didattica per le scuole, con lezioni ed osservazioni sul campo, dall’organizzazione di conferenze a tema astronomico ai salotti scientifici su varie tematiche sempre legate alle stelle. Inoltre proprio alla stazione astronomica di Monteviasco organizza serate di osservazione del cielo.
Il Gruppo Astronomico si dedica anche alla ricerca dell’astrometria di asteroidi, comete e alla fotografia astronomica. L’osservatorio viaschino, inaugurato proprio dall’associazione M42 nel 2009, è un luogo unico immerso nella natura incontaminata raggiungibile dalla località di Piero.
Uno dei fattori determinanti nella volontà di creare la stazione astronomica proprio su questo versante di Veddasca è stato il basso inquinamento luminoso presente nella zona.Un punto di grande interesse scientifico che domina la valle la cui importanza non solo scientifica è sottolineata da Ambrogio Rossi, primo cittadino di Curiglia con Monteviasco: «Una struttura interessante,
che offre molto, ma che purtroppo vede l’organizzazione degli eventi legata ai capricci del tempo atmosferico, anche quest’anno instabile nell’alta valle».Ciò nonostante «l’osservatorio è un richiamo per molti visitatori: nelle ultime serate diverse centinaia di persone hanno potuto ammirare la luna, le stelle e i pianeti da questo speciale “tetto” del versante prealpino».
Turisti e residenti che, arrivati a piedi dalla pittoresca camminata a gradini o con la funivia, «hanno cenato nei ristoranti del borgo gustando i prodotti tipici e dando un’importante propulsione all’economia locale». «Mettere in piedi il nostro osservatorio è costato sacrifici – conclude il sindaco Rossi – ma, oltre alla divulgazione scientifica, ha garantito al nostro Comune un’attrazione fondamentale».