PalaYamamay: ieri si è aperto il cantiere per il rifacimento del tetto. «Contiamo di completarlo prima dell’inizio del campionato – promette il presidente della Futura Volley, – un investimento importante per la città».
Si è aperto ufficialmente ieri mattina il cantiere al palasport di viale Gabardi, per la definitiva sistemazione del tetto che era stato scoperchiato tre anni fa dalla tromba d’aria che colpì la città.
È il primo atto in base alla nuova convenzione con cui Palazzo Gilardoni ha assegnato fino al 2039 la gestione dell’impianto sportivo di proprietà comunale alla Futura Volley, la società che, con il marchio Unendo Yamamay, utilizza il palasport. Nella convenzione è previsto che il club si accolli le opere di rifacimento del tetto, per una spesa stimata di 300mila euro, che vanno ad aggiungersi alle somme già spese per la prima
fase di ristrutturazione. «Si inizia con le opere di sicurezza, che possono essere eseguite anche con il brutto tempo. Poi speriamo che il meteo regga per ultimare nei tempi programmati la sistemazione del tetto – spiega il patron della Futura Volley Giuseppe Pirola – L’obiettivo è di avere il palasport pronto per l’inizio del campionato». La prima partita casalinga della Unendo Yamamay è in programma domenica 25 ottobre, contro la neopromossa Bolzano.
«Questa è la nostra casa, su cui facciamo un investimento importante – fa notare il presidente Pirola – Abbiamo accolto con favore l’idea del Comune di dare in gestione le strutture sportive alle società che le utilizzano: è una buona cosa perché le amministrazioni comunali hanno il problema dei costi fissi degli impianti e il patto di stabilità frena investimenti come quello che stiamo operando per il tetto». Con questa formula «la Futura si sobbarca le spese per le migliorie dell’impianto, visto che è nostro interesse non far piovere dal tetto, ma tutto rimarrà a beneficio del Comune, proprietario del palasport, e quindi della città. È un vantaggio per tutti». Il PalaYamamay potrà così diventare più accogliente e ricettivo per il pubblico, e più attrattivo per gli sponsor. E il “naming” dell’impianto per il momento non cambia: «Ormai tutti ci conoscono come Uyba – ammette Pirola – Yamamay è un partner importante, è un connubio che non vogliamo scardinare».