La Vuelta al via, con una figuraccia

Oggi una inutile crono a squadre inaugurerà la corsa spagnola, con l’Astana di Zanini a caccia di gloria. C’è anche l’ultima tappa della Coppa delle Nazioni, che il 26 luglio scorso si tenne a Taino ed Angera

La Vuelta a Espana inizia oggi, e lo fa nel peggiore dei modi. Nei giorni scorsi, tante critiche sono piovute nei confronti dell’organizzazione iberica da parte delle squadre e dei corridori. Il motivo? La cronometro a squadre inaugurale si correrà su un tracciato non adatto a biciclette da strada, tra passerelle in legno sul mare, strade strette e reale pericolo di sabbia sulla strada. Alla fine la soluzione, pessima, è stata trovata: nel Team Time Trial di 7,4 km verranno neutralizzati i distacchi, ed il tempo finale varrà solamente per la classifica a squadre.

Vedremo quindi una sorta di inutile passerella, in cui le squadre non avranno nessun motivo ad elevare il ritmo e a garantire spettacolo. Il rischio è di assistere perciò ad una scampagnata sulle strade di Marbella. Inizia con una colossale figuraccia quindi il terzo ed ultimo grande giro di questo 2015. La fortuna bacia però la corsa spagnola, che ha la cara grazia di essere il trampolino di lancio verso i Mondiali, e riesce così ad attirare un parterre di campioni paragonabile a quello del Tour de France. Lontano, lontanissimo il Giro d’Italia, che però in quanto a percorsi, paesaggi ed organizzazione, stacca la Vuelta di gran lunga. In prima linea ci sarà l’Astana, con il trio Aru, Nibali e Landa: a quanto pare, il capitano designato pare essere il sardo, ma le alternative sono di super lusso.
Ci sarà tutto il podio della Grand Boucle al completo, quindi la maglia gialla Froome ed la coppia della Movistar Quintana e Valverde. Dopo la bruttissima caduta al Giro d’Italia, ci riprova Pozzovivo, da capitano unico della AG2R. Restando in tema di rivincite, ecco anche Tejay Van Garderen, costretto al ritiro al Tour quando occupava la terza posizione in classifica. A difendere i colori della Saxo Tinkoff non ci sarà stavolta Contador, ma Rafal Makja, polacco classe 1989. Assieme a lui, Peter Sagan, che insidierà John Degenkolb negli arrivi in volata e nella conquista della maglia verde a punti, la stessa che conquista da quattro anni consecutivi al Tour.

Non solo Vuelta però, perché inizia oggi anche il 52° Tour de l’Avenir, la corsa a tappe più importante per gli Under 23. In Francia, si corre quindi il sesto ed ultimo appuntamento della Coppa delle Nazioni, che lo scorso 26 luglio fece tappa a Taino ed Angera. In testa alla classifica generale c’è proprio l’Italia, grazie alla grandissima vittoria ottenuta da Gianni Moscon nella nostra provincia. Sette tappe, aperte da un prologo di 3,5 km a Tonnerre. Questi i convocati da Cassani ed Amadori: Giulio Ciccone (Team Colpack), Simone Consonni (Team Colpack), Gianni Moscon (Zalf Euromobil Désirée Fior), Simone Petilli (Unieuro Wilier Trevigiani), Edward Ravasi (Team Colpack), Oliviero Troia (Team Colpack). Sempre restando in Francia, è terminato ieri il Tour du Limousine, che vedeva impegnato Luca Chirico, mentre domani è il giorno di Eugenio Alafaci, che correrà la Vattenfall Cyclassics ad Ambrugo, in Germania, giunta alla ventesima edizione.