Questa è la partita di chi non può esserci. Ragazzi del Varese, vincete per la gente

A Mariano Comense (15.30) i biancorossi giocano senza il loro pubblico, vittima di un divieto assurdo. Paolo Basile: «Qualcuno aveva fatto sacrifici per esserci, invece soffre da lontano. Questo ci fa rabbia»

Finalmente. Finalmente Mariano-Varese: sarebbe potuto essere un testa-coda insidiosissimo. E invece ci ritroviamo con una partita che vale la vita per le decisioni di chi, a quanto pare, non ha mai visto in faccia i tifosi del Varese. I tifosi di questo Varese. Che con la forza della loro passione e del loro amore, quest’estate hanno raccolto le ceneri della vecchia società e se ne sono fatta una loro.
Vietare questa trasferta ai tifosi biancorossi è un po’ come vietare alla società stessa di presentarsi alla partita. Paradossale? Beh, è così.

Quindi, oggi, al fischio d’inizio delle 15.30 a Mariano Comense ci saranno solo squadra, dirigenti e giornalisti. Nessun tifoso (del Varese, ovviamente): nulla di nulla.
Il significato più profondo della bellezza dello sport – bello tanto da gridarlo al mondo – ridotto ad un rantolo soffocato e sofferente. Altro che portare i bimbi allo stadio, teniamo fuori tutti. Ah già, forse a Como non sanno che nella curva del Varese si vedono anche i bambini. Forse non sanno che sotto quello striscione che lo scorso giugno diceva “Meglio l’Eccellenza di questa dirigenza” giocavano proprio dei bambini.
Questo il Varese lo sa bene: perché è la sua essenza. E le corse sotto la curva dei giocatori, ad ogni gol, ad ogni vittoria, sono lì a testimoniare un’unione indistruttibile. Un’unione che è roccia e filo spinato.

La squadra è pronta a scendere in campo, oggi, anche e soprattutto per i suoi tifosi. Il general manager Paolo Basile è stato chiaro ieri mattina, dopo la rifinitura al Franco Ossola: «Non ci basta la vittoria, vogliamo molto di più. Perché questa è una vera ingiustizia: alcuni ragazzi che volevano venire a vedere la partita, e che si erano presi un giorno

di ferie, si sono visti negare la possibilità di esserci, non un mese fa, ma sei giorni prima. Questa cosa ci fa rabbia».«È vero – continua Basile -, tra Varese e Como c’è una rivalità storica, ma col Mariano? Direi proprio di no. Ai ragazzi ho parlato, l’ho fatto subito dopo il divieto di trasferta: ho chiesto loro una prova di maturità».

Anche perché sarà la prima partita dove i ragazzi di mister Melosi giocheranno davvero in trasferta, visto che fino ad oggi la marea biancorossa ha “invaso” con i suoi colori tutti gli stadi in cui è passata. «So che ambiente troveremo – conclude il general manager -, e non sarà semplice: immagino che loro si siano caricati dalla nostra richiesta di invertire il campo. Ma noi, credetemi, daremo tutto».
Giuliano Melosi in campo schiererà il suo 4-3-1-2, che fino ad oggi ha portato ottimi risultati, con 5 vittorie su 5 in campionato. Tra i pali ci sarà Bordin; la difesa a 4 vedrà sugli esterni Piccinotti e Azzolin, in mezzo invece la coppia di ferro Luoni Viscomi; a centrocampo ci saranno sicuramente Zazzi e Capelloni, per il terzo posto è ballottaggio tra Cavalcante e il senatore Mavillo Gheller (potrebbe essere tenuto in caldo per la sfida secca dei quarti di Coppa Italia di mercoledì sera a Masnago contro l’Ardor Lazzate); in avanti invece il trio delle meraviglie Lercara, Giovio e Marrazzo.