Della serata di ieri spiccano due cose: una bella, l’altra meno. La cosa bella è che Varese ha vinto: e non era scontato, e non era facile. I problemi della squadra sono ancora tutti lì, ma almeno non c’è più quello “zero” in classifica che iniziava a essere fastidioso e preoccupante. In questo basket dal livello piuttosto basso, basta davvero poco: basta buttare dentro un giocatore che sappia far girare palla e squadra, per mettere un po’ d’olio in quegli ingranaggi che non giravano. Ed è un peccato, davvero, che sulle spalle di Ukic sia impressa ben in vista la data di scadenza: a dicembre se ne andrà, piaccia o no, a giocare da un’altra parte. E qui possiamo passare ore a raccontarci che questa cosa qui non va bene, che uno così sarebbe da tenere per tutta la stagione. Ukic è stato chiamato come si chiama un dottore quando c’è qualcuno che sta morendo: arriva, ti cura, poi se ne va rilasciando regolare fattura. Lui, il segno sulla squadra l’ha già lasciato: un po’ quello che fece Stipcevic quattro anni fa,
chiamato a togliere le castagne dal fuoco a Recalcati. Roko come Rok, insomma: peccato che Stipcevic restò qui per un anno e mezzo, mentre Ukic non supererà i due mesi.Poi, lo dicevamo, c’è quella cosa che ieri non ci è piaciuta: e parliamo di Masnago. Freddo, troppi buchi vuoti sugli spalti e troppo poco entusiamo: Moretti ringrazia i tifosi, ma forse non ha mai visto il PalaWhirlpool vero. E questo è un problema, perché senza la gente al suo fianco questa squadra non andrà da nessuna parte. Perché tanta freddezza? Eppure questi ragazzi si impegnano, andando pure al di là dei loro limiti, buttando in campo tutto quello che hanno. Una volta bastava, insomma. Sarà che forse qui si sente ancora l’effetto Pozzecco: troppi intensi quei mesi passati ad esaltarci per una squadra che di esaltante aveva poco, al di là del suo allenatore. Adesso è dura tornare a farsi piacere la normalità, ma toccherà farlo al più presto. Non bisogna dimenticare quello che ha reso speciale questo posto negli ultimi anni: la capacità della gente di trascinare, prima di essere trascinata.