Il golden gol per la Pro Patria lo potrebbe segnare l’avvocato Cesare Di Cintio. Il legale bergamasco potrebbe essere determinate per la salvezza della Pro Patria a patto, però, che la stessa lasci al più presto l’ultimo posto in classifica. Martedì 24 novembre il Collegio di Garanzia del Coni discuterà il suo ricorso per riportare, la prossima stagione, il format della Lega Pro a 60 squadre, dalle attuali 54: il che vorrebbe dire una sola retrocessione per girone con l’integrazione delle nove promozioni dalla serie D.
Con martedì della prossima settimana inizia proprio una lunga e difficile battaglia. Il Collegio di Garanzia è il primo grado di giudizio e, se non sarà favorevole, andremo al Tar del Lazio e nel caso anche al Consiglio di Stato.
Nella serata del 24 avremo la sentenza del Collegio di Garanzia, ma il tutto si dovrà concludere prima della fine dell’attuale stagione. Abbiamo attivato una procedura che preveda appunto che una sentenza definitiva arrivi prima che si chiuda la stagione. Vorrei però che si capisse che siamo all’inizio di un cammino che sarà molto faticoso.
Sull’articolo 49 delle Noif. Dice che la Lega Pro è a tre gironi da venti squadre mentre il comunicato della Figc parla di un campionato di Lega in cui retrocedono la diciottesima, la diciassettesima e la sedicesima. Tenuto conto che dal prossimo anno i ripescaggi sono bloccati e dalla serie D salgono in nove, vuole allora dire che il format della Lega Pro è stato modificato in maniera illegittima, secondo noi.
Certo che no. Il caso Novara è stato emblematico ed abbiamo vinto la nostra battaglia. E che vi sia stato un cambio del format della Lega Pro lo dice il caso Seregno di quest’estate che presentò richiesta di ripescaggio, ma venne respinta, perché si disse che il campionato doveva essere di 54 squadre.
Pro Patria e Pro Piacenza sono state le promotrici. Poi si sono aggiunte Prato, Lumezzane, Tuttocuoio, Melfi, Catanzaro, Paganese, Fidelis Andria, Albinonelle e Pontedera. Negli ultimi giorni anche Reggiana, Feralpisalò, Spal, Pavia e Santarcangelo.
Diciamo che è Davide contro Golia. Lo era però anche per il caso Novara eppure l’abbiamo spuntata. Può succedere di tutto.
Non penso sia la strada giusta quella di ridurre il professionismo per salvare il calcio. Ci sono ben altre strade. Tre anni fa dicevano che novanta in Lega Pro erano troppe: va bene. Sono state ridotte a sessanta, ora a cinquantaquattro. Col blocco dei ripescaggi il prossimo le squadre rischiano di essere ancora meno.
No. Il nostro modello è quello inglese in cui si prevede anche quella della sostenibilità. La loro capacità di gestire un club. In Lega Pro abbiamo avuto presidenti che non avevano un centesimo.
Penso che entro la fine dell’anno possa arrivare la prima sentenza.
Quando è scoppiato lo scandalo, per la Pro Patria pareva non esserci scampo. E poi abbiamo visto com’è andata. Non sarà certo una passeggiata di salute. Basta dire che, pur di fronte al coinvolgimento del presidente della Torres, abbiamo dovuto lottare per dimostrare che la Pro Patria era la parte offesa e non era complice.
Vavassori è estraneo ai fatti. È dimostrato che, in un momento di passaggio della proprietà, il signor Ulizio ha agito in modo illecito e a danno della Pro Patria.
Anche qui, la situazione dei giocatori è tutta da dimostrare. L’importante che tutti nell’ambiente della Pro Patria remino dalla stessa parte. Ai tifosi dico di stare tranquilli perché dobbiamo attraversare compatti questa bufera che sta arrivando. Ma dopo il temporale arriva il sereno.
Questo non lo so, però qualche mese fa la Pro Patria era data per spacciata.
Io sono fiducioso perché conosco la dirigenza e perché conosco l’allenatore Pala. So che i primi si stanno attivando per portare rinforzi ed il mister sta facendo un bel lavoro e poi, le confesso, che un po’ tifoso dello Pro lo sono diventato.
Pala sa lavorare molto bene con i giovani e lo conosco da tempo. E la circostanza del primo nostro incontro è stata singolare.
Nel 99/2000 facevo l’arbitro in serie D. Mi chiama il mio designatore che era Pieri e mi dice che devo arbitrare una partite di Coppitalia della categoria Allievi a Brescia. Mi trovo a dirigere nientemeno che Brescia-Atalanta con Pala allenatore dei bergamaschi. Sa cosa è successo? L’ho cacciato dal campo.