14 Gen 2016
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Il migliore. È disastroso e deleterio nei primi due quarti e mezzo. Nell’ultimo quarto d’ora di partita però finalmente regala sprazzi da giocatore vero, con punti, assist e rimbalzi che regalano alla Openjobmetis il break decisivo. Alla fine doppia doppia da 23 punti e 18 rimbalzi, tanta roba.
Due triple importanti, in apertura ed in chiusura di match. Moretti preferisce centellinarlo, gioca poco e senza particolare continuità, ma con lui sul parquet la squadra oggettivamente rende meglio. E nei momenti caldi, c’è sempre anche se domina meno del solito a rimbalzo.
Svagato nei primi due quarti, poi si scuote. Sblocca la squadra nel terzo quarto con una tripla e poi un potenziale gioco da tre punti. Va a corrente alternata, ma quando vuole ha una marcia in più.
Male. Tanti errori, in attacco ed in difesa, pochi punti e pochi assist. Non convince mai, è parecchio falloso. Nel finale regala una combinazione invidiabile: perde una palla sanguinosa, fa rientrare Güssing a meno due, commette in loco il quinto fallo e attira su di sé i fischi di Masnago, meritati.
Partenza sprint, tipica di un giocatore che vuole giocarsi al meglio ogni singola chance a disposizione. Anche stavolta è di gran lunga nei primi venti minuti il migliore per qualità ed atteggiamento e va in doppia cifra dopo soli otto minuti, quindici prima dell’intervallo. Alla fine sono diciotto, chapeau.
Inizia con un buon tap-in su azione di Davies, però poi si perde nei falli, con commette due ingenuità difensive nello spazio di dieci secondi.
Diciotto minuti e cinque punti, contributo proporzionato al tempo e alle qualità. E’ sempre affidabile nel fare le poche cose che gli vengono richieste e si concede anche una tripla.
Ha da farsi perdonare tantissime cose ma non gioca con il coltello tra i denti, come dovrebbe. Ed è un peccato perché le potenzialità per fare bene ci sono ed in rari casi si vedono anche. Una quantità industriale di palle perse, soprattutto nel finale.
Buona personalità nel momento in cui si trova a giocare più minuti per l’infortunio di Wayns. Prova a buttarsi dentro un paio di volte, egregiamente. Bravo.
