Mentre il centrodestra deve ancora trovare il proprio candidato sindaco, il centrosinistra marcia compatto verso le elezioni di giugno. Attorno alla candidatura d si stanno costruendo le squadre che andranno a supportare la sua corsa a Palazzo Estense. E se per il momento non c’è ancora l’ufficialità dei nomi che comporranno le almeno tre liste della coalizione (ma potrebbero anche essere di più), ci sono alcuni “punti fermi” che costituiscono l’ossatura della sua candidatura. Ovvero, i candidati sicuri che entreranno nella lista del Partito Democratico.
Innanzitutto, tutti i consiglieri comunali uscenti avranno diritto alla ricandidatura. Stiamo parlando dei sette esponenti che siedono attualmente tra i banchi di Palazzo: il capogruppo, il vicecapogruppo , l’ex candidata sindaco , , , e.
Tra di loro, in tre tuttavia, Mirabelli, Corbetta e Miedico, hanno già raggiunto in limite due mandati consecutivi, che secondo il regolamento del Pd impedirebbe loro di ripresentarsi per una nuova candidatura. Tuttavia, esiste la possibilità di una deroga da parte della direzione cittadina. E dal momento che quella del prossimo giugno sarà un’occasione storica per il centrosinistra, che per la prima volta da oltre vent’anni si gioca concretamente la possibilità di battere il centrodestra, ci sarà bisogno di mettere in campo tutte le forze necessarie. In particolare, chi, essendo già stato eletto, è capace di attrarre consensi nell’elettorato varesino.
Di sicuro si ricandiderà Mirabelli, dal momento che essendo anche consigliere provinciale (ruolo elettivo di secondo livello), se non fosse più consigliere comunale decadrebbe anche in Provincia. Mentre da parte di Corbetta e Miedico non è ancora arrivata conferma sull’intenzione di ricandidarsi, chiedendo la deroga alla direzione cittadina. Sicura sarà anche la candidatura di , tra gli ex sfidanti di Galimberti alle primarie, tra i primi a mettersi subito a disposizione per evitare spaccature post primarie. De Simone, non avendo rinnovato la tessera del Pd ed essendosi presentato alle primarie come candidato civico, potrebbe entrare nella lista del Pd come indipendente oppure correre nella lista civica collegata al candidato sindaco. Decisioni che, tuttavia, arriveranno più avanti.
La lista civica, secondo le intenzioni espresse da Galimberti, dovrà essere composta da persone radicate nei quartieri. Insomma, dai punti di riferimento dei vari rioni, non per forza nomi noti o che spesso salgono alla ribalta delle cronache, ma cittadini attivi che vivono la propria città. E dovrebbe essere sarà presente la lista del Comitato Varese2.0, guidata dal portavoce , che quasi sicuramente ne sarà capolista. Oltre all’alternanza di genere nelle liste dei candidati, per la prima volta, dopo le prossime elezioni, la componente femminile nella futura giunta non dovrà essere inferiore al 40%. Quindi, su dieci membri di giunta, il sindaco più nove assessore, dovranno essere presenti almeno quattro donne.
Difficile fare ipotesi ad oggi (visti i tempi) su chi siano i papabili e le papabili in un eventuale esecutivo guidato da Galimberti. Sicuramente, possiamo però indicare le persone, almeno quelle interne al Pd, più vicine al candidato sindaco.
Ovvero, l’ex segretario cittadino , il vicecapogruppo Luca Conte, ,ed tra gli uomini, , ,e tra le donne.