«Sono qua per aiutare la Pro Patria a salvarsi, non certo per fare una vacanza». Parla chiaro Mario Alberto Santana, e ripete il concetto due volte, nel caso a qualcuno fosse venuto il dubbio.
Dopo aver già dato un assaggio della sua classe domenica contro il Pavia, il 34enne argentino ha parlato ieri per la prima volta da tigrotto. Presentazione in pompa magna, con tanto di video introduttivo, sagoma gigante raffigurante il giocatore, e presenza in sala stampa di tutto lo stato maggiore biancoblù: Nitti, Testa, Bratti, Tiburzi, non manca nessuno. Seduto di fianco al gaucho, c’è capitan Ferri. E non è certo un caso. «Sono due mesi che ho sempre il cellulare scarico per tutte le telefonate di Michele – scherza Santana – Non potevo dirgli di no. A parte gli scherzi, le parole di Ferri sono state importanti per la mia scelta di venire a Busto, insieme naturalmente alla determinazione della società nel volermi portare alla Pro Patria. Altre offerte? Sì, ne ho avute (Modena, Salernitana, Livorno ndr), ma avevo già dato la mia parola alla Pro Patria».
Uomo di parola, hombre vertical, il 34enne patagonico di Comodoro Rivadavia. E infatti mister Alessio Pala interviene per dire, lapidario: «Ho qui davanti Santana e Ferri: due grandi giocatori, ma soprattutto due uomini onesti e sinceri». Santana risponde alle domande in modo secco, conciso, sembra smanioso di finire la conferenza per correre in campo ad iniziare l’allenamento. Tipico di chi alle parole preferisce anteporre i fatti: «Sono qui per rimettermi in gioco ma soprattutto per dare una mano alla Pro Patria. Ho trovato un ambiente positivo, uno spogliatoio sano, con giovani di buone potenzialità, e poi ci siamo noi più esperti – dice Santana
lanciando un’occhiata d’intesa a capitan Ferri – che dobbiamo prenderci le responsabilità. Io sto bene, anche se al momento la condizione non può essere al top: ma allenandomi e giocando tornerò quello di prima. Il mio ruolo? Sarà il mister a decidere dove schierarmi. Io sono felice di poter dare una mano. Rimarrò qui sicuramente fino a fine stagione, e per ora non ho accordi con società della Major League Soccer (il campionato per club statunitensi e canadesi ndr)». Parlando di mister Pala, Santana dice: «Ha una bella carica e sa trasmettere la sua grande voglia. Lavorare con lui sarà uno stimolo in più».
L’argentino – ex Palermo, Napoli, Fiorentina e Torino (per citarne solo alcune) – non è spaventato dalla classifica dei tigrotti, ultimi e con una penalizzazione in arrivo: «D’ora in poi le partite saranno tutte importanti: noi dobbiamo scendere in campo per vincere sempre, indipendentemente dagli avversari. Domenica scorsa ho voluto giocare subito anche per dimostrare ai compagni che sono qui per dare tutto. Voglio ripagare gli sforzi che ha fatto la società per portarmi alla Pro Patria». Domanda: ma alla fine Michele Ferri che cosa le ha detto per convincerla? Santana dribbla il quesito come fa con gli avversari, e allora interviene lo stesso capitano. «Beh, ve lo dico io: gli ho detto che a Busto si troverà bene perché è una piazza bellissima».