Pd: la strada è spianata per Castiglioni a Busto

Nella corsa a Palazzo Gilardoni, il centrosinistra ha deciso: non ci saranno primarie. E c’è un nome: «Raggiungeremo un accordo entro la fine del mese: per il momento non ufficializziamo niente»

– Le primarie non si faranno, ora al Pd mancano solo gli ultimi dettagli per ufficializzare la candidatura di a sindaco per la coalizione che per ora si limiterebbe al gruppo “bottiniano” di Insieme per la Città e ai Verdi.

«Vogliamo vincere. Per farlo occorre pragmatismo, al di là dei pregiudiziali e posizioni ideologiche». È la linea che lunedì sera, con l’accordo di larga parte della direzione cittadina e della maggioranza dell’assemblea degli iscritti, ha portato avanti il segretario cittadino del Pd. Perché, per strappare Busto Arsizio dopo 23 anni alla Lega e al centrodestra, il Pd deve andare oltre gli schemi tradizionali, per mettere radici nella «borghesia» cittadina. Un concetto che il segretario Vita ha sostenuto con forza nella sua arringa finale, nella convinzione che uscire dagli steccati di partito possa essere l’unica strada per fare breccia in un elettorato che da quasi cinque lustri non premia il centrosinistra. Così la direzione, con un voto quasi all’unanimità, ha sancito che «il percorso delle primarie è da abbandonare» e ha dato mandato alla “delegazione trattante” per le amministrative, composta dal segretario e dai consiglieri , e , di portare a compimento «la trattativa per raggiungere un accordo politico di coalizione entro la fine del mese». A quel punto, forse il 30 gennaio, l’assemblea si riunirà di nuovo per suggellare alleanze e nome del candidato sindaco. Un nome che è rimasto nascosto, ma che ormai sembra il segreto di Pulcinella: sarà Gianluca Castiglioni a guidare Pd e alleati all’assalto di Palazzo Gilardoni. Eppure Salvatore Vita si schermisce: «Nomi? Non era il momento per decidere. Castiglioni è una tra le ipotesi. Ora che abbiamo chiarito alcune questioni al nostro interno, siamo pronti a discutere di necessità e priorità. E non escludiamo che nel giro di qualche giorno si possa sciogliere il nodo del candidato sindaco».

Tra le poche opinioni emerse in dissenso, quella del capogruppo in consiglio comunale , che non ha nascosto le sue «perplessità» rispetto alla linea portata avanti dal quartetto delegato alle trattative, soprattutto considerando che dalle premesse iniziali di allargare la coalizione al Nuovo Centrodestra, agli Indipendenti di Centro del sette volte sindaco e magari anche al gruppo che fa riferimento al presidente del consiglio , lo “sfondamento” al centro sembrerebbe per ora limitato a quella parte di Ncd legata a , che ha indicato. «Ma auspichiamo che la discussione con il senatore Rossi non sia chiusa» fa sapere Salvatore Vita. «L’obiettivo è governare la città, senza dividersi su questioni ideologiche ma partendo da tre temi che possono essere condivisi, ovvero trasparenza a tutti i livelli, cambiamento nel welfare e un’urbanistica che miri al consumo di suolo zero».