Sogno o dal cielo piove terriccio? Tranquilli, potrebbe sempre nevicare…

Primavera pazza - Auto maculate per colpa delle correnti africane. La storia ci avverte: il 17 aprile 1991 la città si svegliò imbiancata

– Auto maculate e cortili sabbiosi? Tranquilli, non siamo diventati una “succursale” climatica del Sahara ma sicuramente quest’ultimo deserto c’entra qualcosa con la sporcizia che vedete in giro. In un periodo da Accademia della Crusca questo fenomeno lo potremmo chiamare “terriggine”, ma ci limitiamo invece a spiegarne la dinamica.

Il tutto avviene grazie alla formazione di minimi depressionari tra Marocco e Algeria, i centri di bassa pressione attivano venti intensi. Questi ultimi avranno la capacità di sollevare immensi polveroni di sabbia che, in base alle disposizioni delle correnti in quota verranno trasportate alle latitudini più a nord. Se queste ultime risultassero essere appunto provenienti dai quadranti meridionali ecco che con la precipitazione avremo anche la caduta delle particelle fini. È un po’ quello che avviene con la pioggia acida,

che di per sé non lo è ma lo diventa attraversando strati d’aria intrisi di inquinamento atmosferico, e Varese ne sa qualcosa. Non è una situazione anomala, anzi direi usuale per la nostra penisola. La vicinanza con i deserti porta anche a questi piccoli sconvenienti, e un altro che ben conosciamo è il contributo di aria calda che arriva con ogni anticiclone sub tropicale che si rispetti. Ma restando nella previsione del presente ci fermiamo ad analizzare cosa ci attende per i prossimi giorni, soprattutto da un punto di vista termico.

Il tempo è instabile e a fasi alterne scaricherà alcuni rovesci. Non ci saranno vere e proprie precipitazioni organizzate ma comunque quel che basta per aprire l’ombrello, o quantomeno tenerlo a portata di mano. Ci saranno spunti per qualche locale schiarita, ma niente di duraturo.E nemmeno per il weekend non ci sono buone notizie. Saremo in un regime di correnti umide da ovest che di tanto in tanto potranno scaricare alcuni fenomeni. Anzi, proprio nel prossimo fine settimana è atteso un calo termico che non darà uno stop alla stagione ma si limiterà semplicemente a riportare i valori attorno alla media del periodo. Quello che stiamo provando oggi sulla propria pelle sa di maggio inoltrato, sappiatelo. La convinzione che tutto sia come dovrebbe essere è assai errata, complici le ultime annate estremamente calde e senza una vera linea netta di demarcazione tra le stagioni. Chi si può dimenticare la neve del 17 aprile del 1991? È vero, un evento particolare ma non impossibile e tanto infrequente. Quel giorno venti di burian spazzarono l’intera pianura padana. Non auspichiamo a nulla di simile, ma…